Seconda parte della nostra inchiesta sui rifiuti a Larino, partiamo da un piccolo particolare che però diventa significativo per l’intera storia.
Il giorno 30 novembre 2018, nel corso del Consiglio Comunale, in risposta ad una interrogazione del Consigliere Di Maria riguardante le assunzioni periodiche effettuate dal Comune al fine di pulire il Palazzo Ducale, nonostante ci fosse già una Ditta incaricata di tale servizio, la risposta (del Sindaco, visto che risponde sempre lui) si riassumeva con la necessità di assumere personale perché la Ditta non puliva a dovere.

Piccolo particolare, la ditta in questione era la Servizi Innovativi era la stessa alla quale poco tempo dopo verrà affidata la pulizia delle strade a 18.000 euro. Per fortuna che non erano soddisfatti in Comune….ma questo capitolo lo affronteremo con calma, successivamente. Gli operai assunti dalla Servizi Innovativi non curano soltanto lo spazzamento delle strade, che continuano ad essere sporche da fare schifo. La colpa non è la loro, perché in realtà sono stati trasformati nei factotum del Comune, ai quali viene affidato qualsiasi lavoro sia necessario svolgere. Traslochi di masserizie, installazione di segnaletica, lavori edili e di movimento terra con la pala meccanica del Comune, manovalanza nel Cimitero Comunale e mille altre cose, pochissime delle quali inerenti la pulizia stradale. Fino al Carnevale, quando per forza di cose la questione rifiuti torna prepotentemente alla ribalta, complice l’inizio sofferto della raccolta differenziata affidata alla nuova Ditta. Non viene raccolto tutto il rifiuto indifferenziato, perché spesso non conforme alla regola. I sacchi neri restano nelle strade ed il sabato incombe, quando i visitatori del Carnevale cominceranno ad affluire. Come per incanto sparisce tutto, le strade tornano libere e pulite, ma non perché i cittadini recuperano il proprio rifiuto e lo differenziano regolarmente, così come dovrebbe essere. I sacchi dal contenuto non conforme vengono raccolti nel camioncino del Comune e vengono gettati nel cassone scarrabile (ancora un cassone!) posizionato in un terreno all’ingresso del via le del Cimitero. Tutti negano, ma le foto ormai non perdonano e nel cassone si distinguono bene i famigerati “bollini rossi” applicati ai rifiuti irregolari. Impossibile non vedere l’evidenza, intervengono i Carabinieri Forestali e lo scarrabile sparisce, con il suo carico di rifiuti. 10 tonnellate (10.000 chili!) di rifiuti indifferenziati, smaltiti a spese del Comune.

Ma la questione non è lo smaltimento in se (anche se il fatto è molto delicato, perché non tutto è proprio come sembra essere, ma questo è un discorso da Forze dell’Ordine), è che qualcuno del Comune – indovinate chi – inciampa in una dichiarazione azzardata, e cioè che si è deciso con i commercianti di non differenziare e perciò l’indifferenziato è tantissimo. Spreco di denaro pubblico, notevole. Caduta di immagine, altrettanto notevole. Ma, finiti i movimenti intorno ai cassoni dopo la visita dei Carabinieri Forestali, si ripropone il quesito: dove sistemare i rifiuti? Intanto, se per l’evento Carnevale il Comune potrebbe anche occuparsi della questione pulizie, resta sempre il contratto con la Ditta Servizi Innovativi in essere. Finito di impazzare il Carnevale, impazzano i mezzi impegnati nello spazzamento delle strade. Non si capisce perché il camion e la spazzatrice del Comune continuano a lavorare affidati ad una Ditta che viene pagata per pulire. Albo Pretorio, in materia, bianco. Nessun affido di mezzi, nessuna manutenzione a carico, nessuna autorizzazione alla guida da parte di dipendenti non comunali, nessuna modifica ai contratti assicurativi che estendano la responsabilità anche in caso di guida da parte di esterni, ma soprattutto nulla che dica che fine debbano fare i rifiuti raccolti. Il contratto con la Roxy prevedeva lo smaltimento a carico della Ditta, con la Servizi Innovativi non si sa nulla.

Ma il diavolo fa le pentole, non i coperchi. Sempre un fotografo impietoso sorprende un mezzo comunale impegnato nello scarico di rifiuti nel Vallone, al Centro Storico. Solita difesa del Sindaco e, altrettanto solita, difesa di ufficio di tanti soloni. Addirittura qualcuno scrive (indovinate chi?) che quelle foto sono dell’estate, come se a seconda delle stagioni fosse giustificato lo sversamento abusivo. Fino a quel giorno Facebook è pieno di inviti a fotografare e denunciare chi butta i rifiuti per strada, all’improvviso cala il silenzio. Un sopralluogo nella zona, effettuato subito dopo l’improvvida difesa che collocava quelle foto nel periodo estivo, evidenzia coriandoli e scontrini commerciali del periodo immediatamente precedente alle foto. Arrivano i Carabinieri, questa volta non i Forestali ma il Comandante della Compagnia di Larino ed il Responsabile del N.O.R., i quali qualcosa notano e qualcosa fanno, perché all’improvviso appare un cassone (e si, spuntano come funghi quando serve) e sempre gli operai della Servizi Innovativi con la pala meccanica del Comune caricano tutti i rifiuti dei numerosi scarichi di spazzatrice e camioncino ed il cassone sparisce, non senza essere stato riempito fino all’orlo di altri rifiuti vari. Quali rifiuti? Abbiamo notato una cosa molto particolare. Quando qualcuno la sera mette fuori dal portone una busta di immondizia e la mattina non viene ritirata dalla ditta perché irregolare, la busta resta in giro fino alle 10, massimo le 11, poi sparisce, volatilizzata. Così come vengono svuotati i cestini nelle strade, i bidoni dei rifiuti del Cimitero, il materiale raccolto nelle manifestazione delle giornate ecologiche, gli ecodog, i sacchi neri lasciati in via Cluenzio dal netturbino (bellissimo, qualche cittadino della zona scriveva e minacciava accidenti a chi lasciava i sacchi neri, tranne poi tacere quando si è scoperto che i sacchi neri erano del Comune e, a volte, restavano lì anche tre/quattro giorni…), tutto sparisce. Dove va a finire? Forse nei cassoni scarrabili, forse. Insomma, i rifiuti a Larino sono qualcosa di meraviglioso, di evanescente. Dei video (i social sono una miniera, se ben sfruttati) ci mostrano la via di Olivoli in condizioni pietose, strade con decine di sacchetti lanciati al volo dalle auto in transito, la via per il Ponte dello Sceriffo e tutto quel bivio, insomma chi più ne ha più ne metta. I colpevoli fanno schifo, sia ben chiaro, e su questo non si discute. Noi oggi però stiamo discutendo di un’altra cosa, dove finiscono i rifiuti. Si sa intanto che finiscono male, se in un anno sono stati portati in discarica, a spese del Comune di Larino, almeno 100 tonnellate di rifiuti. E, sinceramente, nessuno ci fa una bella figura, soprattutto perché si pretende di avere una ragione che, carte alla mano, non esiste. La maggioranza farà quadrato e ripeterà che non è vero, che i rifiuti vengono differenziati e così via, senza apparentemente rendersi conto che le violazioni inerenti la gestione dei rifiuti costituiscono reato penale (anche se speriamo sempre in sussulto di dignità….). La minoranza, sempre più rinunciataria (chissà perché….) ad alzare barricate “legali” per arginare questo andazzo, farà finta di nulla (ma speriamo di no). I deputati al controllo delle violazioni….meglio non dire nulla, forse saranno impegnati in questioni ancor più importanti. Gli unici che si sono presi un impegno, quello di informare, saranno quelli che riceveranno insulti e velate minacce, ma non fa niente, non è il caso di fare un passo indietro, mai. Questo è soltanto il primo di una serie di interventi per stimolare la partecipazione popolare, per far conoscere, per riportare la discussione sui binari della politica, lodando quando necessario e facendo notare gli errori, sempre.