Larino, consiglio comunale “47 morto che parla”

Dal gruppo consiliare di Larino il Germoglio, riceviamo e pubblichiamo una riflessione sul consiglio comunale di ieri.

CONSIGLIO COMUNALE: 47, MORTO CHE PARLA!

Un’Assise quella di ieri sera avvolta un po’ dal mistero, non solo relativo alle solite risposte evasive, ma in particolar modo a un’interpellanza riguardante un argomento già di per sé cupo. Ma andiamo per ordine. Ad aprire il dibattito sono state le tre interpellanze del Consigliere Di Maria. La prima riguardava le agevolazioni richieste da alcuni cittadini dopo il sisma dello scorso anno; in particolar modo chiedeva delucidazioni sia sul numero delle istanze pervenute, sia sull’eventuale verifica delle condizioni per l’accesso al contributo. Concludendo, invitava il Sindaco a verificare ed eventualmente annullare in autotutela le richieste, in caso di irregolarità. Il Sindaco si è limitato a leggere un lungo documento, redatto dall’ufficio preposto, contenente il regolamento relativo all’oggetto dell’interpellanza, nel quale l’interpellante ha notato una grave irregolarità, in quanto non era specificato che requisito fondamentale per usufruire del contributo, era sì quello della residenza, ma con abitazione principale, abituale e continuativa, invitando dunque a ulteriori verifiche.

La seconda interpellanza era inerente al trasporto extraurbano della stagione balneare 2019 e sollevava dubbi circa la procedura adottata per erogare il contributo che ogni anno il Comune offre per il trasporto dei bagnanti. In particolare, il Consigliere Di Maria ha fatto notare che il contributo economico posto in bilancio era di 2.500 euro, mentre le pec, del 17 luglio, che invitavano le aziende di trasporto a fare le loro offerte per eseguire il servizio riportavano un contributo di euro 3.500. Solo il 25 luglio, data relativa all’integrazione del capitolo di bilancio, quella somma era presente, ma il servizio era stato affidato il 22 luglio; poi, ha sottolineato che la variazione apportata non era regolare, in quanto andava fatta prima dell’affidamento. Il Consigliere ha evidenziato anche un’altra violazione amministrativa, perché le aziende partecipanti hanno risposto con un importo più alto rispetto a quello del contributo iniziale, infatti è stata accettata un’offerta di 3.850 euro, pagando quindi di più rispetto a quanto stabilito inizialmente. La risposta è stata data dall’Assessore competente in materia Alice Vitiello, la quale si è limitata a leggere un lungo documento, sempre redatto dall’ufficio preposto, che però ha solo confermato le irregolarità sollevate dall’interpellante. La Consigliera di maggioranza ha poi aggiunto di aver risposto in maniera tecnica e non politica. Cosa avrà voluto dire?

Ma veniamo all’ultima interpellanza delle tre, quella che ha destato più perplessità, riguardante una determina, presente sull’Albo Pretorio, con cui si motivava lo scavo di cinque fosse cimiteriali, su richiesta dei parenti dei defunti, per una estumulazione e una successiva inumazione. Di Maria ha sottolineato la mancanza dell’Ordinanza che autorizza tali operazioni e, successivamente, ha aggiunto che la ditta che ha eseguito i lavori è stata pagata in anticipo anche per il successivo interramento, che però è dubbio. La risposta del Sindaco, il quale ha detto che “forse” quegli scavi già erano presenti in seguito a delle estumulazioni, ha creato una sorta di siparietto comico, poiché Il Consigliere ha chiesto dove fossero finite le cinque salme. Tra termini equivocati e carte cambiate in tavola al momento, la risposta è ancora avvolta nel mistero.

La successiva interpellanza del Consigliere di minoranza Pardo Mezzapelle, riguardante gli Impianti Sportivi di C/da Monte Arcano, ha avuto la risposta dell’Assessore competente Giuseppe Bonomolo, il quale, come i suoi compagni di squadra, ha letto un lungo documento che, in pratica, non ha soddisfatto minimamente la richiesta di chiarimenti. L’ultima parte del Consiglio è stata dedicata alla Casa di Riposo Achille Morrone. La consigliera di minoranza Graziella Vizzarri, riferendosi alla notifica del Presidente della Fondazione Giuliano Maglieri, circa la nomina del nuovo componente che sostituirà quello dimissionario, ha chiesto se il Consiglio Direttivo ne era stato informato. Il Presidente del consiglio Antonio Vesce, ascoltando due componenti del CDA presenti in sala, ha espressamente riferito che l’informazione non era stata comunicata. Alla fine, la maggioranza è passata alla nomina del nuovo componente della Fondazione e la minoranza si è astenuta dal voto. Inoltre, a microfoni spenti, si è anche scoperto che sempre il Presidente della Fondazione, contravvenendo a quanto prescritto dall’art. 10 dello Statuto della Fondazione Achille Morrone ONLUS, come dichiarato dal Sindaco, ha trasmesso allo stesso un solo verbale, quello dell’ultima riunione del Consiglio Direttivo, che, tra l’altro, la Vicepresidente presente in sala ha dichiarato di non aver mai firmato poiché non è stato condiviso con tutti i componenti. In conclusione, un Consiglio Comunale dove la maggioranza non ha retto bene il confronto con la minoranza, soprattutto perché non è stata in grado di fornire risposte esaustive.

Se davvero è questo il risultato dell’ultima assise civica larinese, e non abbiamo motivo per dubitarne, le questioni poste dall’opposizione sono serie e pericolose.