Larino, caccia a “Ottobre rosso” il sommergibile del Sindaco

Edmond Dantes

Da quel che si racconta, la Seat nera del primo cittadino di Larino sembra possa trasformarsi in un sommergibile nero e non rosso, ma fa sempre figo. Così, ad esempio, per andare a Campobasso non passa sui viadotti della Bifernina – abbastanza pericolosi a dire il vero – ma passa sotto, sott’acqua proprio, cosi come il proprietario è ormai abituato a fare nella sua vita amministrativa. Lavora talmente sott’acqua che Tom Clancy, autore del bellissimo libro su ”Ottobre rosso” (dal quale ne hanno tratto un film, che non rende giustizia al libro), ha in mente una nuova edizione in cui il sommergibile si trasforma prima in una Seat, magari rossa per non far vedere che si è ispirato proprio al Sindaco di una ridente cittadina della provincia  molisana. Perché diciamo questo?

Semplice, il Sindaco “sommergibile” ha deciso di fare una discarica a Larino. Dove? Non lo sappiamo, qui sta il bello, ed è proprio qui che il nuovo giallo di Clancy si svilupperebbe se fosse ancora in vita. In data 26 novembre 2019, il braccio destro del Sindaco “sommergibile”, Alfonso Scardera, firma la determina numero 300 dal titolo “Affidamento del servizio di implementazione di una autorizzazione unica ex ART. 208 D.Lgs 152/2006 in Larino per un centro di raccolta di rifiuti derivanti dallo spazzamento urbano”. Impegno di spesa” cosa significa? Significa che, a cosa fatte, il Sindaco “sommergibile” e il suo braccio destro hanno deciso che in un posto imprecisato (forse il centro storico? Forse sarà ampliata l’isola ecologica nel centro storico?) della città sarà realizzato un centro per la raccolta dei rifiuti dello spazzamento urbano. Innanzitutto con questo provvedimento abbiamo capito che il Comune di Larino non fa la differenziata mentre pretende dai cittadini correttezza, giustamente, non la fa perché tutti i rifiuti raccolti con lo spazzamento e nei cestini del paese non vengono differenziati, altrimenti la determina non avrebbe senso. Non solo, una decisione del genere, presa sulla testa dei cittadini, crea un precedente pericoloso. Se i cittadini non devono sapere cosa fa il “sommergibile”, potrebbero ritrovarsi, prima o poi, un sito di stoccaggio schifezze chimiche, tossiche o speciali, senza che si possa dire nulla. E’ mai possibile una cosa del genere? E’ mai possibile che una decisone del genere venga presa senza nemmeno informare il Consiglio comunale, luogo democraticamente deputato alla discussioni in materia? Perché si continua a navigare sott’acqua, come dicono anche i gruppi di opposizione, e a non informare i cittadini su questioni che riguardano tutti e non solo il Sindaco e il suo braccio destro? Una cosa è certa, su questo daremo battaglia, perché siamo stufi di sotterfugi, i cittadini devono sapere cosa accade sul proprio territorio, e le decisioni non possono essere soltanto di un Sindaco o di un “tecnico”. E ci auguriamo che un sussulto di orgoglio scuota Assessori e Consiglieri, resi muti da una gestione personalistica della cosa pubblica. Su questo argomento, cari signori, sappiate che “la state facendo fuori dal vaso”.