E’ di questo pomeriggio un comunicato stampa in stile Istituto Luce del presidente Toma in cui si fa una cronologia del virus che sta decimando (sic!) i cinesi, come se i molisani non guardano le televisioni nazionali. Tra le altre cose nel comunicato leggiamo: Gli esperti raccomandano a tutti i semplici accorgimenti igienici (lavaggio frequente delle mani, starnutire o tossire posizionando davanti al viso fazzoletti monouso) che
limitano la trasmissione di tutte le infezioni respiratorie trasmissibili, come
l’influenza, che sta raggiungendo in questo periodo il picco di diffusione”. E fin qui ci siamo, non è difficile insomma, poi però prosegue: “Procedura per la gestione di caso sospetto di infezione da Coronavirus2019-NCOV”, che contiene l’insieme di istruzioni e raccomandazioni operative destinate agli operatori coinvolti nella gestione dei casi eventuali sul territorio regionale. Le procedure di presa in carico dei pazienti nei diversi setting assistenziali sono in
costante aggiornamento e saranno condivise con specifici documenti di indirizzo,
allineati con i dati e le informazioni più recenti disponibili. Al fine di evitare inutili ed ingiustificati allarmismi, all’origine, tra l’altro, di un ricorso inutile ed immotivato ai Pronto soccorso, si invita la popolazione ad attenersi alle sole informazioni ufficiali diffuse dal Ministero”. Vediamo quali sono queste “raccomandazioni” questo protocollo partorito dagli scienziati molisani. Abbiamo intercettato quasi per caso lo schema che è stato inviato, in questo caso, alle postazioni del 118, uno schema che pubblichiamo in calce all’articolo, e che appunto schematicamente dice agli operatori cosa fare. Quindi: innanzitutto dice che per essere inserito nel protocollo del Corona Virus devi avere il Corona Virus, sennò fai perdere tempo agli operatori, se hai il Corona Virus e sei entrato nel protocollo bisogna capire i sintomi, e certo, devi avere febbre e tosse (cosa comune a tutti i virus influenzali) dopo di che sei un soggetto che potrebbe avere il virus, a questo punto e solo a questo punto diventi un “caso sospetto” e devono trasportarti nel reparto di terapia infettive. Ora fermo restando che trattare una pandemia, come dicono gli esperti, in questo modo è di per sé ridicolo, se poi pensiamo ad esempio alle condizioni della sanità molisana e in mano a chi è confinata, ci rendiamo conto che il Corona Virus è l’ultimo dei nostri problemi, quando oggi, in questo momento, se devi operarti un’appendicite in Molise sono cazzi tuoi insomma.