Larino, questione morale e il silenzio del PD

Edmond Dantes

A 19 giorni dall’ultimo consiglio comunale non si hanno ancora notizie sulla convocazione di una nuova assisse civica per discutere della mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni sulla questione dell’assessore Vitiello. Intanto registriamo l’assordante silenzio del circolo locale del Partito Democratico.

La questione morale è sempre stata una componente primaria nella politica del Partito Democratico. Spesso ne hanno fatto le spese, a sacrificio della propria vita, esponenti di spicco e semplici attivisti, fermi nel costruire uno steccato invalicabile tra legalità e corruzione, mafia, terrorismo e malaffare. Inutile ricordarne i nomi, sono così tanti che quasi si corre il rischio di dimenticarne qualcuno, ciò che importa è tenerne vivo il ricordo, il pensiero. Quotidianamente assistiamo a manifestazioni in memoria, celebrazioni, eventi che riportano alla memoria gli anni bui in cui far politica esponeva a seri rischi personali, che però si affrontavano a testa alta, forti di una granitica  rettitudine morale.

Fa sorridere piacevolmente tornare con la memoria al servizio d’ordine del Partito Comunista, con operai che smontavano dal duro lavoro di fabbrica o dei cantieri e si schieravano in piazza a sostegno dei valori della democrazia, felici di collaborare affinché tutti potessero partecipare alla vita politica senza prepotenze dei gruppi avversari. E’ cambiato il nome della compagine politica, da PC.I. è passato a P.D.S., D.S., Ulivo ed oggi Partito Democratico, in via di ripresa dopo un periodo dedicato a serrare i ranghi. La politica nazionale è una cosa complicata, perciò meglio lasciarla a persone più esperte e dedicarsi a quella locale, meglio ancora cittadina. Si, quella del Partito Democratico, sezione di Larino. Nel mese di giugno 2017 fu eletto l’attuale Segretario, ad ottobre dello stesso anno si inaugurò la nuova sede del partito in via Cluenzio, nella Giunta dell’epoca diversi Assessori erano tesserati o vicinissimi al Pd (o si sarebbero avvicinati in breve tempo), insomma tutto andava per il meglio e si prospettava un buon periodo politico. Ancor meglio nella nuova, attuale tornata elettorale: Sindaco ed un Assessore di diretta emanazione del partito, il “Super Responsabile” di quasi tutti gli uffici più importanti in Comune tesserato e attivista, insomma cosa volere di più? Non lo sappiamo, sappiamo soltanto che sembra qualcuno abbia mosso qualche pedina sbagliata per avere di più ed oggi i componenti dell’Amministrazione vicini al Partito Democratico sono in affanno, dovendosi giustificare continuamente per una serie di  atti che di politico hanno ben poco. E’ notizia comune che un Assessore, iscritto al locale PD, sia ad un passo dalla sfiducia per una questione di fondi collegati al sisma del 2018. E’ notizia comune che il Sindaco – iscritto al PD – abbia dovuto spesso giustificarsi in Consiglio Comunale per attività molto compromesse dal punto di vista procedurale ed etico: E’ notizia diffusa che il ”Super Responsabile” dei servizi del Comune – sostenitore e tesserato PD – abbia più dimestichezza con alcune Ditte che con le procedure. E’ notizia diffusa che la base del Partito non sopporta i silenzi del Segretario cittadino, che la stessa base imputa ad una contiguità mirata ad ottenere risultati di sostegno politico futuro. Nessuna costituzione del Gruppo Consiliare del Partito Democratico, nessuna convocazione in Sezione, nessun intervento che metta quantomeno in discussione l’operato politico del novello Quadrumvirato locale, come se il governo cittadino avesse ricevuto una sorta di delega senza controllo a far ciò che si vuole. Per non parlare poi della questione morale di cui si diceva all’inizio del post. Nessuno, e si sottolinea nessuno, è intervenuto nella questione che vede – purtroppo – protagonista un Assessore “targato” PD riguardo i fondi del terremoto 2018. Addirittura neanche in difesa, neanche quando la minoranza ha chiesto con forza le dimissioni, una, due, tre volte in aula e con mozioni specifiche. E neanche quando le irregolarità segnalate riguardavano trasporti estivi ed assunzioni fantasma. Mai, come se il partito esistesse soltanto sulla carta, quella elettorale delle schede per i voti. Beh, sinceramente è uno schifo, soprattutto se si ripensa ai sacrifici dei tanti politici (quelli veri) che hanno subito angherie, disagi, violenze fisiche fino alla perdita della vita, pur di camminare con la schiena dritta. Oggi invece un PD locale trasparente e senza spina dorsale  vegeta in attesa degli avvenimenti, senza alcuna dignità e rispetto per la storia politica di uno schieramento che storicamente è sempre stato dalla parte del Popolo, della gente che lavora, di chi non si abbassa a mezzucci indecenti per ottenere il consenso elettorale. Per fortuna la politica permette sempre di recuperare, soprattutto il rapporto con la gente che questo stato di cose ha compromesso. Ed allora ci si aspetta un intervento, pubblico e forte, che stabilisca un punto fermo di fronte a questo stato di cose e permetta di ripartire dignitosamente, senza sostenere rami secchi e valorizzando le capacità di ognuno, ma soprattutto intervenendo politicamente nella gestione del Comune di Larino, portando aria nuova, aria pulita, una politica seria al servizio della comunità.