Larino, Presidente Vesce la parola si mantiene soprattutto se viene data in consiglio comunale

Edmond Dantes

Continuiamo la sensibilizzazione sul fatto che tiene banco in questi giorni a Larino. No, non è il carnevale che per fortuna grazie alla bravura dei carristi ha visto un’edizione straordinaria. Parliamo del fatto che vede coinvolto l’assessore Vitiello per i fondi post sisma, ebbene di seguito riproponiamo l’intervento in consiglio comunale del Presidente Antonio Vesce, garante di tutti i cittadini, sulla convocazione del nuovo consiglio comunale in cui discutere la mozione di sfiducia presentata dai consiglieri di opposizione, e che ancora trova la strada per essere convocato. Le parole che leggerete non sono state rubate nè “carpite” in qualche modo poco legittimo, no! Sono nella trascrizione del consiglio comunale e sono riportate pari pari, buona lettura e a buon intenditor poche parole.

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 2 del 20-01-2020 COMUNE DI LARINO Pag.17

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, ANTONIO VESCE:

“Però ripeto,  se è vero che è venuto dalle carte, anche in maniera concitata, dare 10 giorni, 15 giorni di tempo e non 10 anni di tempo, ma 10, 20 giorni (per convocare il Consiglio Comunale, n.d.r) che cosa cambia? Quest’atto di coraggio? Non è atto di coraggio fra 10 giorni? Io ribalto, io rivolgo, io ribalto pari pari quella tua considerazione. È un vostro atto di coraggio rispettare il regolamento fra 10 giorni.”

 “All’unanimità, riprendiamo. Ho ricevuto una richiesta da parte dei quattro consiglieri di minoranza, con il seguente documento: “alla luce della discussione tenuta i consiglieri Di Maria, Vizzarri, Mezzapelle e Rainone presentano una mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessore Vitiello Alice”. In base all’art. 49 dell’attuale regolamento di consiglio comunale dobbiamo riunire il prossimo consiglio comunale con questa mozione di sfiducia non prima di 10 giorni dal protocollo”. Pertanto non prima di 10 giorni, non dopo 365 giorni, saremo celeri nel presentare questo nuovo confronto in consiglio comunale ,dove ci sarà la votazione nominativa a scrutinio segreto della mozione presentata. Possiamo considerare concluso questo punto. Prego.” …. Il testo dell’intervento è stato copiato dall’Albo Pretorio del Comune di Larino e dal tenore della dichiarazione sembrerebbe esserci volontà di convocare il Consiglio.

L’Assessore Giardino ha dichiarato sui social “ Il giorno 3 febbraio 2020, primo giorno utile per la convocazione del consiglio comunale ho subito comunicato al Presidente Vesce la mia piena disponibilità ad andare in consiglio nel corso di un qualsiasi giorno del corrente mese, fatta eccezione per il giorno 18, a causa di un importante impegno di natura personale non rinviabile”.

I Consiglieri di minoranza hanno chiesto di convocare il Consiglio.

Perché il Consiglio Comunale non si convoca? Forse il Presidente voleva attendere la fine del Carnevale, così che il Sindaco potesse dare pubblicamente merito all’Assessore della riuscita del Carnevale? Va benissimo, la vanagloria è stata soddisfatta, il Sindaco ha pubblicamente elogiato l’Assessore dal palco della premiazione, ma terminato il “panem et circenses” nostrano non Le sembra il Caso, Presidente, di tornare alla vita amministrativa e dopo 42 giorni di attesa convocare il Consiglio Comunale? A meno che, lo ripetiamo ancora una volta e nell’ordine: il Partito di appartenenza abbia dato ordine alla scuderia di mettere a tacere tutto, che ci sia nei riguardi dell’interessata umana pietà trasformata in silenzio, che si abbia paura di andare in Consiglio con il rischio di pubblicità su fatti ancora più gravi, con il coinvolgimento nella responsabilità di altri Amministratori.  Comunque, Carissimo Presidente Prof. Antonio Vesce, Le vogliamo far notare che non sta facendo una bella figura, Le suggeriamo di prendere una decisione perché corre il rischio che dopo il “panem et circenses” qualcuno metta attenzione alla faccenda e cominci a pensare che una volta seduti alla poltrona, diventano tutti uguali. Lei, quando incontra qualcuno, riceve sorrisi e saluti di circostanza, ma abbia sempre presente che se non Le dicono nulla, non vuol dire che in giro facciano la stessa cosa. I mormorii, le allusioni, i sorrisi trasformati in sorrisetti sono sempre di più….e cominciano a coinvolgere tutti i Consiglieri. Lo faccia almeno per il gruppo di persone che presiede, non li lasci alla mercé dei dubbi e del disprezzo degli elettori. Convochi il Consiglio Comunale, e lo faccia subito.