Edmond Dantes
dall’inizio questa amministrazione comunale guidata dal dott. Puchetti, ci ha regalato sprazzi di comicità degna di Zelig, ma su tutto, vanno sempre a rimorchio, non prendono una iniiativa che sia una, e vincono sempre beati loro. Su questa storia della probabile (ed auspicata aggiungiamo) riapertura del Vietri hanno superato davvero se stessi, andiamo con ordine. Innanzitutto al netto del comunicato stile Istituto Luce del ventennio, sulla pagina facebook del Comune in tarda mattinata compare un comunicato in cui ci si prendono i meriti della riapertura, un po’ lecchinati, di fronte alla popolazione: “Il sindaco di Larino e l’amministrazione tutta annunciano alla cittadinanza che questa mattina il tavolo permanente dell’Unità di crisi regionale (UCR) per il coordinamento e monitoraggio delle misure volte a fronteggiare l’emergenza da infezione Covid-19 ha approvato la riapertura degli ospedali di Larino e Venafro. Si ringraziano, pertanto, i Sindaci dell’Ambito territoriale di Larino e Termoli che hanno supportato la richiesta del Comune di Larino”. Loro ringraziano gli altri amministratori per aver collaborato, ecco l’assurdità di questo comunicato, diciamo che gli amministratori frentani hanno fatto un po’ come fecero nel 2018 con oculistica, “andrà a Termoli solo per il periodo estivo poi tornerà a Larino, a voi risulta che oculistica sia tornata a Larino? A noi no. Ma come sono andate veramente le cose? E perché per l’ennesima volta Puchetti e i suoi moschettieri vogliono prendere per il naso i larinesi? L’onore delle armi in questa battaglia va innanzitutto al quotidiano e spasmodico lavoro di denuncia e protesta del Comitato Civico Frentano per il Bene Comune, e su questo non si discute nemmeno un secondo.
Poi c’è stato l’intervento diciamo cosi, un po’ più istituzionale dell’associazione Tedeschi di Campobasso, i cui componenti hanno capito immediatamente cosa stava succedendo in basso Molise, non Puchetti, i ragazzi dell’associazione Tedeschi, che hanno mandato una prima richiesta scritta, e non a chiacchiere come Puchetti, al Prefetto di Campobasso e per conoscenza al Ministro Speranza e ai vertici nazionali della Protezione Civile, loro non Puchetti. A questo punto hanno chiesto, sempre i soci dell’associazione Tedeschi, aiuto alle realtà sul territorio, singoli amministratori di tutto il basso Molise, sindaci e consiglieri, i quali hanno capito anche loro qual era la situazione che si stava delineando hanno aderito immediatamente all’appello dell’associazione e hanno stilato comunicati stampa inviati a tutti gli organi di informazione, loro non Puchetti e i suoi moschettieri in altre faccende affaccendati. Contattata telefonicamente la coordinatrice dell’associazione Tedeschi, Roberta Iacovantuono ci ha detto “ questa è sicuramente una battaglia vinta, ora bisogna proseguire facendo pressione sulle istituzioni romane che hanno la parola finale su questa storia. Una battaglia vinta grazie anche alla partecipazione di tanti amministratori del territorio. La nostra battaglia non si ferma qui, proseguirà anche dopo l’emergenza Coronavirus, perché siamo per una sanità pubblica e se abbiamo le strutture sul territorio dobbiamo utilizzarle”. Questa operazione dell’associazione ha portato a un’ulteriore richiesta sia al Prefetto che agli organi interessati, che capita la situazione hanno in qualche modo, imposto a Toma la riapertura di due ospedali esistenti ma chiusi per il disinteressamento della politica. In tutto questo vi chiederete, Pino Puchetti Sindaco di Larino e massima autorità sanitaria locale cosa ha fatto? Semplice ha aderito come tutti gli altri Sindaci del territorio all’appello lanciato dall’associazione Tedeschi per la riapertura del Vietri e del S.S. Rosario, nulla di più nulla di meno. Avete per caso letto un solo comunicato stampa dei Moschettieri larinati che “intimavano” a Toma l’immediata riapertura del Vietri? Noi no, avete letto proteste e proposte da parte dei Moschettieri sul Vietri in questa fase particolare? Noi no. Però sono prontissimi a prendersi meriti che nei fatti, provati e oggettivi, non hanno, non li hanno perché per loro oggi mettersi contro Toma e i suoi non gli conviene per tanti motivi politici e di opportunità. Insomma fanno, soprattutto in questa occasione, come Totò che vendeva la fontana di Trevi vi ricordate? Ecco gli amministratori larinati sono bravi a vendersi il lavoro degli altri come loro, gli altri si smazzano i problemi e loro stappano lo spumante.