Larino, la drammatica situazione degli anziani ai tempi del Coronavirus

MIMI

Amaramente constatiamo che la distanza tra l’attuale amministrazione frentana e i cittadini è a dir poco abissale. Se analizziamo questo periodo di emergenza di cui tutti sappiamo, galline comprese, ci rendiamo facilmente conto di ciò che affermiamo. Interventi tardivi del Sindaco, spesso inutili perché a rimorchio di altre amministrazioni, ma quel che davvero fa riflettere è l’assenza totale proprio degli amministratori, eclissati chissà dove con la speranza di sfuggire al virus.

Da alcuni giorni ci giungono segnalazioni da operatori sanitari domiciliari che assistono per lo più anziani spesso soli, senza nessuno che possa fare qualcosa per loro in questo periodo. Ebbene, l’ultima segnalazione in ordine di tempo è di ieri, una signora di 93 anni, purtroppo malata, sola, si è vista negare anche la visita domiciliare del medico di famiglia, con la scusa che “potrei essere un portatore del virus, per cui non posso visitare a domicilio”. A noi questa storia ci sembra proprio una stronzata, si sarebbe detto in altri tempi.

La  fortuna ha voluto che l’operatore sanitario presente in quel momento ha fatto una telefonata ad un altro medico che subito dopo si è portato al domicilio della signora visitandola e soprattutto rincuorandola. Si, perché oggi il rischio maggiore per i più anziani è che spesso sono soli, senza nessuno che possa prendersi cura di loro. Se pensiamo a questi giorni terribili in cui la prima cosa raccomandata a chi ha una certa età è di non uscire di casa, come fanno questi cittadini? Anzi come dovrebbero fare? In altri comuni abbiamo visto una certa solerzia dei sindaci ad attivare una rete di volontariato, per la consegna a domicilio di medicinali soprattutto, ma anche generi di prima necessità, anche semplicemente un po’ di compagnia, nei limiti del possibile certo. Invece a Larino oltre alle solite “letterine” a questo o a quell’altro non si va. Nessuno si è sognato di attivare una rete come le associazioni che ci sono, nessuno dice a questi anziani come fare e cosa fare, e soprattutto, vivono nell’indifferenza più totale delle Istituzioni locali.