Il Volturniano
Alle sacerdotesse del Dio denaro e agli alfieri del profitto che in questi giorni cercano mestamente di difendere la sanità privata in Molise a colpi di randellate intrise di cattiveria, voglio dire questo e lanciare un anatema all’acqua e sapone:
La vostra frustrazione è palese in questo momento perché avete di fronte il fallimento di politiche clientelari e disumane e vi sentite alle corde, ma siete pedine di un sistema che non fa i vostri interessi.
Siete sottopagati, sottomessi e redarguiti in ogni momento e questo basterebbe a farvi capire quanto le vostre vite possano essere comprate con pochi spiccioli.
Vi imbottiscono di flebo di avidità e vitamine di odio e ne avete piene le vene, a tal punto che in mancanza di argomenti vi difendete tirando in ballo gli operatori sanitari e il loro lavoro ma siete appunto voi a buttarli nella mischia e nessun’altro. Meschini!
Difendete il sistema che cammina grazie al pubblico e siete violenti, efferati e accaniti nel rivolgervi a chi vi ha allevato, fatto crescere e sviluppare e continuate a difendere il capitale di uno a fronte del benessere collettivo. Avete fatto ammalare vostra madre. Ma sarete sempre secondi sul letto della malattia a chi vi comanda e vi tiene a bada.
È tempo di camminare con le proprie gambe perché il latte delle mammelle della comunità è finito e le stampelle del pubblico sono piegate.
Ma tranquilli, sarete sempre abbracciati dalle stesse braccia e sostenuti dalle stesse gambe che in questi anni avete indebolito e offeso, perché il vostro peso morale è pari a quello di un virus: infinitesimale.
Lo stesso virus che ha mostrato i vostri limiti e la vostra ignoranza e vi ha tolto la maschera che vi ha fatto recitare la parte da deuteragonisti nel teatro della menzogna.
Il sipario si è aperto e siete nudi.
Adesso, non vi resta che usare il sapone dell’indifferenza che avete usato finora e lavarvi le mani (mi raccomando fatelo bene) e ripulirle dalle impurità e dai batteri del privato.
Amen.