Al peggio non c’è mai fine. E’ di queste ore la notizia di un paziente ricoverato in rianimazione al San Timoteo risultato positivo al tampone per il Covid 19. Come tutti sanno agli inizi di questo mese l’ospedale San Timoteo è stato chiuso perchè erano presenti alcuni casi di Coronavirus e i pazienti trasferiti in altre strutture. Due di questi pazienti, già ricoverati in rianimazione al San Timoteo, furono mandati al Neuromed di Pozzilli per poi essere di nuovo trasferiti a Termoli il 22 marzo scorso. Il 18 marzo al Neuromed furono sottoposti al tampone che risultò negativo, il giorno seguente, il 19 marzo scoppiò la bomba al Neuromed, con i nove contagiati e la chiusura, di fatto, della clinica e in quell’occasione siccome il San Timoteo era stato sanificato i due pazienti furono di nuovo trasferiti. I sanitari del San Timoteo ripetono i tamponi anche a seguito di ciò che era avvenuto al Neuromed e uno dei due pazienti è risultato positivo, e qui iniziano i problemi.
In rianimazione al San Timoteo sono attualmente ricoverati tre pazienti, dei quali uno positivo e gli altri due, per fortuna, risultano negativi, il problema ora sta nel fatto che i due negativi devono essere trasferiti e in rianimazione al San Timoteo resta il paziente positivo con tutte le conseguenze del caso. Cosa succederà ora? Difficile a dirsi, innanzitutto tutto il personale è stato sottoposto al tampone e il reparto per poter accogliere altri pazienti deve comunque attivare una squadra di sanitari che segua solo ed esclusivamente il paziente positivo al Covid 19, in una situazione in cui si opera con poco personale, e soprattutto dopo che, per quindici giorni, l’ospedale è già stato chiuso per fatti precedenti che conosciamo. Insomma, come si sta gestendo questa emergenza in Molise? Qualcuno ha la minima idea di cosa fare? E se altri operatori sanitari, speriamo di no, risultino positivi al tampone chiuderanno di nuovo il San Timoteo?