Col passare delle ore si è appreso che gli ospiti provenienti dalla casa di cura di Cercemaggiore (zona rossa) non sono cinque ma otto, otto ospiti che dovrebbero essere ospitati al Vietri di Larino. A tal proposito i gruppi di opposizione, il Germoglio e Noi per Larino intendono rivolgere alcune domande a chi ha deciso tale trasferimento. “Fermo restando tutto il nostro rispetto e vicinanza agli otto anziani di Cercemaggiore”.
“Innanzitutto i tamponi sono stati effettivamente fatti? Come farà il distretto sanitario a reperire personale che si dedicherà solo e solamente a questi pazienti? È vero o no che insieme agli ospiti dovranno trasferire almeno tre operatori socio sanitari? È possibile, considerando che Cercemaggiore è zona rossa (non si entra e non si esce) effettuare questo trasferimento? Quali le misure adottate al Vietri di Larino per proteggere personale medico e infermieristico già presente in ospedale? Insomma, alla luce di tutto questo è davvero necessario trasferire gli otto ospiti della casa di riposo di Cercemaggiore a Larino o non è meglio curarli direttamente in quella struttura in maniera tale che in caso di positività si fa prima a portarli al Cardarelli? Infine, È possibile accogliere in una struttura pubblica ospito di una struttura privata?” In tutto questo però registriamo anche il silenzio dell’amministrazione comunale che dovrebbe essere presente e attiva come non mai in questo periodo.