Nel momento in cui anche il Molise è stato colpito dall’emergenza sanitaria Covid-19, i ragazzi di SOS LAB3D in possesso di una sola Stampante 3D, hanno deciso di sostenere la catena di “solidarietà-operativa” diffusa in tutta Italia, e mossa dalla necessità materiale dell’oggetto.
L’obiettivo è la produzione e consegna gratuita delle Visiere facciali, realizzate tramite la stampante 3D.
Ad una temperatura di circa 210° avviene la fusione di un filamento di tipo PLA (materiale biodegradabile, termoplastico, derivato da risorse rinnovabili, come l’amido di mais) che stratificandosi dà vita al nostro “cerchietto”. Alle estremità sporgenti del “cerchietto” viene successivamente applicato un foglio di PVC ACETATO precedentemente forato con una normale bucafogli.
Le Visiere, indossabili con mascherina ed occhiali, pur non rispondendo ai requisiti tecnici della normativa EN166, e non essendo un dispositivo di protezione individuale (DPI) e medico, risultano essere fondamentali, in questo momento di emergenza sanitaria, per la tutela del personale medico e paramedico, delle forze dell’ordine, e per tutti gli altri lavoratori che quotidianamente entrano in contatto con il pubblico, continuando a garantire servizi.
Ad oggi abbiamo donato Visiere al reparto U.D.I, alle Fisioterapiste, ed al servizio Tecnico del Vietri di Larino; alla UOT di Santa Croce di Magliano; ai dipendenti Sigma-Larino. Molte sono le richieste, anche di privati, ma la priorità è data agli operatori di servizio pubblico esposti in prima linea.
In molti hanno apprezzato la nostra azione, ci stanno sostenendo con piccole donazioni, utili all’acquisto di bobine di filo, e stanno raccogliendo il nostro messaggio di SOS, soprattutto legato alla necessità di macchine operative utili a ridurre i tempi di produzione viste le numerose richieste pervenute, dopo le prime consegne effettuate.

Qualora ci fossero altri soggetti/associazioni, con macchine a disposizione, o che abbiano voglia di sostenerci, siamo disposti a garantire il supporto tecnico per nuovi punti di stampa e distribuzione del materiale richiesto.
Quando tutto sarà finito, e ci si augura al più presto, il materiale rimanente e le stampanti eventualmente acquistate, saranno donate alle scuole, per incentivare i già presenti laboratori 3D, o crearne nuovi che permettano agli allievi di sperimentare e comprendere il valore concreto che la tecnologia può offrire, e il contributo tangibile delle sue potenzialità, di cui questa esperienza è testimonianza.