Azzeramento della Giunta e propedeutiche illegittimità

L’azzeramento della giunta regionale per capricci o motivi partitici ci porta a fare delle considerazioni procedurali, al fine di evitare possibili illegittimità.

I bene informati ci dicono che gli assessori decaduti non rientrano automaticamente in Consiglio Regionale, infatti il comma 4 dell’art. 15 della L.R. n.20/2017  asserisce: “Qualora il consigliere sostituito cessi dalla carica di assessore, il Consiglio regionale dispone la revoca della supplenza nella prima adunanza successiva alla relativa comunicazione”. E’ evidente che il termine “dispone” intende una volontà espressa del Consiglio Regionale che, composto dai consiglieri in carica (compresi quelli subentrati), deve votare una revoca della supplenza. Se questo iter non viene rispettato si aprono le porte per un contenzioso.

Altresì, i bene informati ci dicono che il Consiglio Regionale è stato regolarmente convocato con i Consiglieri in carica e nel frattempo sembrerebbe giunta ai Consiglieri supplenti una nota del Presidente del Consiglio che li inviterebbe a non presentarsi in quanto la supplenza sarebbe cessata. Il tutto ignorando la disposizione sopra citata.

Ora ci chiediamo, se come disposto dal Presidente del Consiglio Regionale gli assessori uscenti partecipano al prossimo consiglio regionale, gli stessi sono stati convocati regolarmente?         

Altra domanda che ci poniamo è la seguente: ma se la giunta è dimissionaria, non rimane in carica per l’ordinaria amministrazione e quindi gli assessori in carica per prorogatio di fatto sono incompatibili con la carica di consigliere? Risposta: allora rimangano in carica i consiglieri supplenti.

Inoltre si riportano voci insistenti di una cambio della Legge elettorale Molisana (20/2017) nella parte che abolisce la supplenza. Ma una Legge elettorale non si cambia per il futuro? Se la risposta fosse che si può cambiare anche per il presente, allora si potrebbe ridurre anche il numero dei consiglieri da 20 a 10? Ecco, perché non si cambia in tal senso?       

Tanti dubbi e possibili illegittimità che aprono le porte a defatiganti contenziosi con oneri a carico della comunità molisana e responsabilità in capo agli attori.