Larino, tra false promesse e immobilismo la città frentana ferma al palo

In questo periodo di pandemia abbiamo desistito, per scelta editoriale, dal trattare taluni argomenti che avrebbero in qualche modo dato adito a diatribe inutili e fantasiose – come spesso succede – con gli amministratori locali e i supporters in attesa di qualche mancetta da intascare. Detto questo però, il periodo pandemico ha determinato, se ce fosse stato bisogno, una distanza siderale tra chi amministra (o non amministra, dipende dai punti di vista) la città frentana e i cittadini. Una città sospesa tra spopolamento e perdita di servizi essenziali, tra strumentalizzazioni politiche sul futuro del Vietri e inadeguatezza amministrativa.

A breve saranno due anni che la lista “Siamo Larino” ha vinto le lezioni, abbiamo provato a fare un bilancio delle attività (cosa molto semplice a dire il vero, perché non ci sono grandi cose da raccontare). Al netto degli annunci spesso roboanti, stile Istituto Luce nel ventennio, di cose fatte, quelle materialmente realizzate si contano sulle dita di una mano: il marciapiedi della strada che dal Conad va verso l’Istituto Agrario, la nuova illuminazione a led, (led coperti dagli alberi non potati…), distribuzione buoni pasto per emergenza covid-19, ed è bene sottolineare che si tratta di progetti realizzati rispettivamente con fondi distribuiti a pioggia dall’ex Ministro Salvini e dal Ministro Di Maio, e dal Governo per i buoni spesa. Poi ci sono una serie di incarichi affidati a parenti, amici, amici degli amici, fidanzati e fidanzate e via dicendo, ma quelli non fanno storia… sono cambiali arrivate all’incasso per le promesse fatte in campagna elettorale, per il resto il nulla. I Larinesi attendono ancora il comunicato dell’Amministrazione sull’acqua del Matese: la scorsa estate, sollecitati da questo sito, gli Amministratori e il Sindaco risposero “prima facciamo le cose, poi le comunichiamo”, e la comunicazione non è mai arrivata… Però abbiamo visto Fiera d’Ottobre e Mediterranea fallimentari, pulizia del paese affidata nel peggiore dei modi, ma soprattutto in questo periodo d’emergenza abbiamo notato l’assenza più totale del Governo cittadino, con provvedimenti presi a rimorchio di quelli governativi, oppure di quelli di altri sindaci. Le opposizioni, invitate a collaborare, hanno sollecitato numerose iniziative a favore dei cittadini, ma l’unica attività di Sindaco ed Assessori è stata quella di cercare di sminuire quanto suggerito. Si, si sono davvero perse le tracce degli Assessori, dalle Politiche sociali all’Ambiente, dal Commercio ai Servizi Civili, tutti settori fondamentali in questa emergenza. Spariti completamente, loro si, ma non il loro stipendio sul conto corrente a fine mese…..