In questi giorni la Croce rossa Italiana telefona ai cittadini molisani per effettuare il famoso test sierologico per verificare quanti cittadini hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus. In effetti il progetto a livello nazionale prevede un controllo su un campione di 150 mila cittadini italiani per poter effettuare il test. In basso Molise però succede che la Croce Rossa telefoni comunicando che in famiglia uno dei componenti è stato scelto per effettuare il test, e dà due possibilità di scelta, “lo vuole fare a Larino o a Termoli?” chiaramente i cittadini di Larino e dei comuni limitrofi scelgono Larino, il vecchio ospedale per intenderci, per una questione di comodità e vicinanza. Qui arriva la sorpresa, a Larino la risposta che ricevono è “no questo test lo fanno solo a Termo, all’ospedale vecchio”. Questo significa innanzitutto una lunga fila o nel migliore dei casi, un appuntamento dilatato nel tempo, e poi si pone anche una questione di comodità, di mezzi di trasporto e via dicendo. Ora, non per voler polemizzare a tutti i costi, però, possibile che le autorità locali non siano informate di questo ennesimo disservizio? Per effettuare il test c’è bisogno di un piccolo prelievo ematico, da trasferire poi sul sopporto per il test e il gioco è fatto. Qualcuno potrebbe interessarsi di questa cosa?