Michele Mignogna
“Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti, venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatto del qualunquismo un arte”. Francesco Guccini
La questione del Sindaco di Casacalenda in questi giorni sta facendo il giro delle testate giornalistiche locali, colpevole secondo l’opposizione di “aver dato un incarico al papà con relativo aumento di stipendio di 5000 euro l’anno”. Questa è la dimostrazione che quando l’opposizione fa il proprio dovere fa un servizio alla collettività.
Il fatto è molto semplice. La Sindaka (cosi si fa chiamare) sempre iper comunicativa sui social, per formazione universitaria, sempre pronta a richiamare, redarguire e cazziare, i cittadini che secondo lei non si comportano bene (fa anche l’educatrice?), non potendo procedere lei con l’attribuzione dell’incarico, tramite il suo vice sindaco l’ha affidato a suo padre, dipendente del comune. Fermo restando che probabilmente nemmeno il vice sindaco poteva attribuire tale incarico, ma questo lo accerteranno gli organi competenti. Il dato di fatto però è che, questa nuova generazione di Sindaci, politici rampanti, come li definisce Guccini, sono molto spesso individualisti e accentratori, non solo Casacalenda, anche Larino, dove il Sindaco spesso (sempre) decide da solo senza informare i suoi collaboratori, o se lo fa lo fa a cosa fatte. Non informano nemmeno i cittadini, perché secondo loro, sono stati votati per comandare non per amministrare, il confine è sottile, ma fondamentale per una buona amministrazione. Spesso le scuse sono dell’inesperienza, ci potrebbe anche stare, il problema però è che non è inesperienza privilegiare un cerchio magico fatto da amici e parenti, amici degli amici degli amici e via dicendo, no! È volerlo fare. Questo lo vediamo in tutti e due i Comuni citati. E molto spesso (sempre) i loro vice sindaci e qualche assessore, avallano scelte discutibili sia sotto l’aspetto amministrativo sia etico e morale, e forse questo è peggio del primo, perché se da un punto di vista amministrativo gli errori si possono in qualche modo correggere, l’aspetto etico rimane. Se dai un incarico a tuo padre o a tuo cugino o al tuo amico d’infanzia il problema etico rimane, e rimane soprattutto perché non siete i padroni assoluti del Municipio, siete stati eletti da una parte di cittadini per operare nell’interesse collettivo non per interessi propri.
Un altro aspetto di questa nuova generazione di Sindaci è la permalosità esasperante, se ti permetti di scrivere un post, un articolo o una riflessione, che li vede coinvolti, partono messaggini, telefonate e pizzini, come metodo intimidatorio. Vogliono cioè, passare per quello che non sono, se un cittadino, un organo d’informazione, riportano notizie e riflessioni, è perché evidentemente notano delle cose, e invece di correggere il tiro che fanno? Ti chiamano e in alcuni casi ti intimano anche di cancellare ciò che scrivi (inutile dire che questo sito ci ride sopra ogni volta che succede). Qual è il senso di questo comportamento? Se vuoi comandare ti fai assumere come dirigente in un’azienda privata e comandi, se devi amministrare lo fai con tutti i crismi che il ruolo impone, impone non chiede, questi atteggiamenti sono dannosi per la collettività, dove sempre più giovani e meno giovani sono costretti a emigrare, ad andare via dalla propria terra in cerca di un futuro che in queste zone è garantito solo al famoso cerchio magico che dicevamo prima, non si danno possibilità a chi non rientra nelle loro grazie. Voi con i vostri comportamenti siete dannosi per i territori che amministrate, esiste anche l’istituto delle dimissioni, ma questo punto lo saltate sempre.