Larino, ufficio postale al centro storico chiuso e disagi per il trasporto urbano i cazzari rosè di palazzo Ducale colpiscono ancora

Michele Mignogna

Quante volte abbiamo sentito frasi tipo “il centro storico ci sta a cuore”, “il nostro centro storico è un gioiello da proteggere e rilanciare”, “il nostro centro storico deve diventare il fiore all’occhiello del Molise”. Tantissime volte, queste frasi sono state pronunciate da tutti quelli che si candidavano alle elezioni, tranne poi dimenticarsene il giorno dopo. Negli ultimi anni la situazione è peggiorata, dl sisma del 2002 a dire il vero, da allora abbiamo visto un declino inesorabile e nemmeno tanto lento. Oggi, con l’emergenza Covid la situazione sta precipitando. Sia chiaro, è un caso che ad amministrare ci siano i cazzari rosè di palazzo Ducale, potevano starci altri e forse la situazione non sarebbe cambiata, ma oggi la responsabilità è nelle loro mani, pro tempore, per fortuna. Partiamo dal maggiore dei disagi, l’ufficio postale, chiuso per l’emergenza Covid, ad oggi, mentre Poste Italiane riapre quello di San Giuliano di Puglia e Rocchetta a Volturno, resta chiuso quello del centro storico di Larino, il centro storico che tutti amano ma che poi fanno diventare il pisciatoio pubblico durante l’estate. Ebbene, su questo sito abbiamo pubblicato giorni fa una nota di Larino Civica, in cui il Presidente del Consiglio comunale, Antonio Vesce, dichiarava che a fine mese (maggio) l’ufficio avrebbe riaperto almeno per le pensioni, chi vive al centro storico ha visto con i propri occhi che cosi non è stato. Poi però, siamo venuti a sapere che c’era stato un fraintendimento tra l’associazione e il Presidente, e che della questione si stava occupando il Sindaco e un consigliere comunale, risultato finale, una letterina, una delle tante che il Sindaco scrive a destra e manca, per chiedere a Poste Italiane, la riapertura dell’ufficio al centro storico, secondo voi quale sarà il risultato? Per noi l’ennesima cazzata rosè.

Veniamo al trasporto pubblico urbano, anche qui lo diciamo subito, il trasporto urbano dipende dalla regione Molise, che caccia i soldi per farlo funzionare, ma siccome stiamo in Molise, le cose non funzionano. Le circolari della ditta Lancieri hanno dovuto ridurre gli orari dei collegamenti dal centro storico al Piano San Leonardo, dove purtroppo, si devono recare soprattutto gli anziani soli e senza macchina, per tutta una serie di faccende, non ultima, recarsi alle Poste che al centro storico sono chiuse. Ora, non sappiamo se anche in questo caso il Sindaco scriverà una bella letterina al Presidente Toma, forse mentre scriviamo sarà già partita, ma una domanda è d’obbligo, caro Sindaco come pensa di difendere i cittadini se non riesce a farsi ascoltare da nessuna parte? Perchè ad esempio non parla con Toma per il trasporto pubblico, sottolineando la necessità di avere più collegamenti con la zona nuova? Perchè non cerca nelle poste di bilancio una soluzione che faccia fare qualche corsa in più alla ditta per agevolare gli anziani? Soprattutto, a che punto è la letterina alle Poste? forse era meglio un telegramma, che però non contenesse cazzate rosè.