Larino, a palazzo Ducale la privacy è concessa solo agli amici degli amici ai parenti e al cerchio magico per i cittadini comuni non vale

Michele Mignogna

I cazzari rosè che, purtroppo, abitano palazzo Ducale in questo momento non ne azzeccano una. Eppure una presenza cosi massiccia di laureati, insegnanti, addirittura un preside, non si era mai vista nelle scorse amministrazioni, ma purtroppo, il titolo e la professione non sempre sono sinonimo di qualità amministrativa, anzi.

Cosa è successo stavolta? Il Sindaco Puchetti, ha concesso, con decreto sindacale (quindi suo) n°14 dell’11 giugno scorso, un’abitazione a una famiglia in evidente stato di necessità, quindi in emergenza abitativa il primo cittadino firma e pubblicano sull’albo pretorio del Comune l’atto, e fin qui nulla di strano direte voi. In effetti, è un provvedimento giusto sotto l’aspetto sociale e nessuno ha da dire nulla, il problema però è che insieme a questa delibera, hanno pubblicato sempre sull’albo pretorio, anche la relazione dei servizi sociali che affermava il grave stato di necessità di questa famiglia ad avere un’abitazione degna di questo nome, visto che dove vivevano mancava quasi tutto. Non contenti, e forse, per essere più credibili, i cazzari rosè che fanno? Nel pubblicare la relazione non hanno coperto i dati sensibili dei soggetti, e fatto ancor più grave, hanno pubblicato nomi e cognomi anche dei minori presenti, una palese violazione delle più elementari norme sulla privacy, hanno messo alla berlina una famiglia la cui unica colpa è quella di vivere in condizioni di disagio.

Per quanto ci riguarda eravamo a conoscenza del fatto fin dalla sua pubblicazione, e per non essere noi stessi complici di un reato, abbiamo aspettato la rimozione sia del decreto che della relazione, perché questo è successo, quando l’opposizione ha fatto notare agli scienziati il broccolone commesso, sono corsi ai ripari e hanno oscurato l’atto, fatto doveroso tra l’altro. Quindi abbiamo capito che se fai parte della cerchia degli amici, parenti e congiunti vari, la tua privacy sarà sempre garantita, se sei un povero cristo in croce, cazzi tuoi. Questo è valido per esempio per gli elenchi delle autonome sistemazioni, l’opposizione chiede da mesi di conoscere l’elenco e loro, i cazzari rosè, avanzano sempre problemi legati alla privacy, non solo, di questo non si discute nemmeno in consiglio comunale, vero Presidente Vesce? Quando ha intenzione di portare in assise civica la mozione di sfiducia dell’opposizione ad un suo assessore? Quando farà chiarezza sui “beneficiari” (che culo si dice a Larino) dell’autonoma sistemazione? Noi continuiamo a ribadire, e anche voi lo sapete benissimo, che ci sono titolari di autonoma sistemazione che non ne hanno nessun diritto, nessuno, abitano nelle stesse case per le quali hanno chiesto l’autonoma sistemazione perché inagibili.