Larino, tra annunci e mancate convocazioni chi gestisce il Consiglio Comunale?

Michele Mignogna

Ieri abbiamo parlato dell’omertà istituzionale dilagante a palazzo Ducale, nessuno che si senta in dovere di dire qualcosa, non a noi ma ai cittadini, bontà loro.

Oggi però parliamo della gestione del consiglio comunale, o meglio di chi dovrebbe gestirlo e, di fatto, non lo fa, ci riferiamo al Presidente del Consiglio Comunale, il Professore Antonio Vesce.

Premettiamo che per quanto ci riguarda, la figura del Presidente del Consiglio è importante per la garanzia che dovrebbe offrire a tutti i cittadini, solo che a Larino, come sempre succede, alcuni ruoli sono occupati solo perché il regolamento lo dice. Il Presidente del Consiglio ha un potere enorme se riferito al funzionamento della macchina amministrativa sotto l’aspetto politico s’intende. Il Presidente convoca il consiglio comunale, discute con maggioranza e opposizione sui punti da trattare, e garantisce che tutto questo funzioni.

A Larino però questo ruolo è interpretato solo a sostegno della maggioranza, perché? Presto detto, su questa compagine amministrativa pende da gennaio scorso una mozione di sfiducia nei confronti di un assessore per presunte, ripeto, presunte irregolarità (irregolarità non imbrogli, perdonate lo zelo ma cosi ci capiamo meglio) nella gestione di alcuni finanziamenti post sisma, ebbene nella seduta del 20 gennaio scorso il Presidente del Consiglio dichiarava: “.“All’unanimità, riprendiamo. Ho ricevuto una richiesta da parte dei quattro consiglieri di minoranza, con il seguente documento: “alla luce della discussione tenuta i consiglieri Di Maria, Vizzarri, Mezzapelle e Rainone presentano una mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessore Vitiello Alice”. In base all’art. 49 dell’attuale regolamento di Consiglio comunale dobbiamo riunire il prossimo Consiglio comunale con questa mozione di sfiducia non prima di 10 giorni dal protocollo”. Pertanto non prima di 10 giorni, non dopo 365 giorni, saremo celeri nel presentare questo nuovo confronto in consiglio comunale, dove ci sarà la votazione nominativa scrutinio segreto della mozione presentata. Possiamo considerare concluso questo punto. Prego”.

Questa è la fedele trascrizione dal verbale del consiglio comunale. Ebbene, siamo a cinque mesi e di questo consiglio comunale non c’è nemmeno l’ombra. Certo abbiamo avuto tre mesi di chiusura totale e quindi impossibilitati a convocare un consiglio, noi stessi da questo sito abbiamo per giorni chiesto e sollecitato al Presidente la convocazione di questo consiglio comunale, non tanto per l’opposizione che l’aveva chiesto, quanto per i cittadini che hanno diritto di sapere. L’unico consiglio comunale convocato è stato quello sul Vietri, benissimo, ma alla ripresa delle attività ci saremmo aspettati l’immediata convocazione del consiglio comunale sulla mozione di sfiducia, invece niente, e all’orizzonte per il momento non lo vediamo. Un Presidente del consiglio ostaggio della maggioranza e delle correnti che la compongono (se il Presidente vuole rispondere lo accogliamo molto volentieri) un Presidente che sì, è espressione della maggioranza ma è soprattutto garante delle opposizioni e dei cittadini (perdonate la ripetizione del concetto). Non nascondiamo le nostre perplessità su questa gestione, e a onor del vero e per onestà intellettuale, è innegabile che il Presidente ha sempre avuto il sostegno di questo sito proprio perché abbiamo creduto sin dall’inizio all’importanza della sua figura. Ora, se per qualche motivo il Presidente è impossibilitato a operare lo dica e dica anche il perché, altrimenti non c’è giustificazione a tirare avanti una situazione che, con ogni probabilità, marcisce ogni giorno di più. Infatti, tutti sanno che i rapporti interni alla maggioranza non sono più idilliaci come la prima settimana di insediamento della compagine vincitrice, i rapporti sono tesi e lo sanno tutti. Noi non disperiamo e siamo certi che prima o poi (per forza prima dei 365 giorni come ha detto il Presidente) questo consiglio comunale sarà convocato, ma a chi e a cosa sta giovando questa situazione?