Larino e la politica del baratto

Abbiamo apprezzato, nell’intervista rilasciata alla testata Moliseweb.it, l’intervento dell’Assessore al bilancio del Comune di Campobasso, Giuseppina Panichella. Nella discussione ed approvazione del Rendiconto economico dell’anno 2019, portato in Consiglio Comunale dopo l’approvazione in Giunta, le sue parole riportano la politica in un giusto binario, quello della partecipazione cittadina allo svolgersi della vita sociale.  “Si tratta di una sintesi di fine periodo che serve a rendere conto alla comunità del corretto utilizzo delle risorse a disposizione del Comune. – ha dichiarato l’Assessore, leggendo in aula la sua relazione – Se da un lato è certamente comprensibile che la fase della rendicontazione è una fase tecnica, fatta di cifre e numeri, è però, altresì vero, che essa rappresenta un documento dal contenuto fortemente politico, che permette al Consiglio Comunale di esercitare la sua legittima attività di indirizzo e controllo. Non è un semplice strumento contabile. Va visto in modo molto più ampio in quanto in esso si rappresentano i fatti gestionali conseguenti a scelte e situazioni”. Perché abbiamo voluto sottolineare un passaggio, quello dell’approvazione in Consiglio Comunale? Perché per noi, al di là di cifre e soldi, esprime il rispetto delle regole e stabilisce l’importanza dei Cittadini rispetto a ciò che nei Comuni a volte accade, anche se non dovrebbe accadere mai. Il titolo di questo articolo dice tutto, in poche parole. Il 15 giugno 2019 la Giunta Comunale di Larino, presenti Sindaco Puchetti ed Assessori Civitella, Bonomolo, Giardino e Vitiello, deliberano di approvare il Rendiconto di gestione per l’anno 2019. Ugualmente deliberano di dichiarare il provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 ultimo comma del Testo unico degli Enti Locali che recita: “Nel caso di urgenza le deliberazioni del Consiglio o della Giunta possono essere dichiarate immediatamente eseguibili con il voto espresso dalla maggioranza dei componenti”. E’ urgente? Puoi fare di fretta, perché la macchina amministrativa non può fermarsi. Peccato però che nella delibera di Giunta venga riportata la scadenza naturale – il 30 aprile 2020 – dei termini per approvare l’atto economico, prorogati al 30 giugno 2020 dal Decreto “Cura Italia”.

Quindi, ricapitolando, approvo il rendiconto e lo rendo immediatamente eseguibile con votazione separata stante l’urgenza, e poi che faccio? Faccio scadere il termine del 30 giugno che indico nell’atto come scadenza? E’ vero che il documento è stato deliberato in Giunta, ma ugualmente si mette in moto una procedura di controllo da parte del Prefetto che ogni Amministrazione vorrebbe evitare. Adesso, perché il Comune di Larino prima mette a posto i documenti e poi si pone in difetto?  Abbiamo detto che il titolo di questo articolo dice tutto, secondo noi, e vi sottoponiamo la nostra ipotesi. Il passaggio in Giunta è semplicissimo, il Sindaco – a cui fanno capo le deleghe in materia finanziaria – parla del Rendiconto e tutti i presenti (come sempre) approvano il suo operato, reso immediatamente eseguibile. Fin qui tutto tranquillo. Però bisogna convocare il Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva, e qui nascono i problemi. Da molti mesi ormai è stata presentata una mozione di sfiducia da parte della minoranza nei confronti di un Assessore, a causa di pratiche legate al sisma 2018. Considerato che da allora è sceso il silenzio sulla vicenda, prima da parte del Sindaco Puchetti e dell’Assessore al Sisma Giardino e poi – incredibilmente – da parte del Presidente del Consiglio Comunale Vesce, quest’ultimo non ha mai voluto convocare un Consiglio Comunale per non discutere la sfiducia, paralizzando di fatto la vita politica del paese unicamente per salvare – di fatto – qualcuno. E perdendo la faccia, aggiungiamo noi. Il problema è proprio qui, non si trova ancora l’accordo per salvare l’Assessore e non perdere la faccia con i cittadini? Non lo sappiamo, sta di fatto che il Consiglio non si convoca, neanche ora che scadono i termini per l’approvazione del Rendiconto. Ecco il titolo che riguarda il baratto politico. Ma il tempo porta tutti i nodi al pettine, ed il 30 giugno 2020 si presenta una nuova scadenza, quella del rinnovo dell’incarico al Responsabile di quasi tutti i servizi principali, l’Ing. Scardera.  Voci di corridoio non lo danno per gradito a tutti, ma questo è poco male perché chi decide non può soddisfare tutti. Ma corre voce che tra gli Assessori ci siano molti malumori perché si sostiene in paese l’ipotesi di un “cerchio magico” all’interno del quale i pochi partecipanti decidono tutto, un paio di politici al massimo, un responsabile e un paio di iscritti ad un partito. Agli altri politici si lascia qualche briciola, tipo qualche festa di piazza e qualche convegno, mentre le questioni dei lavori pubblici vanno a senso unico. Basta ricordare i Consigli Comunali (anche se bisogna tornare mesi indietro….), quando il Sindaco rispondeva per tutti i Consiglieri, che sedevano imbarazzati senza sapere cosa fare o dire per fermare il Primo Cittadino. Vi sottoponiamo una nuova ipotesi. Vuoi vedere che sono in corso manovre per salvare un tecnico ed affondare un politico? Oppure il contrario? Forse si starà facendo un calcolo del residuo consenso in Consiglio Comunale per decidere? Le nostre sono soltanto ipotesi, sia chiaro, l’unica certezza è che il Consiglio non si vede all’orizzonte. Intanto, però, qualcosa si vede: la dignità, calpestata. Il Presidente Vesce ostaggio di chissà quali accordi politici, il Sindaco immobile, gli Assessori che cominciano a comprendere il disprezzo del Popolo per questa politica. Una politica che assomiglia sempre più ad un mercato, ad un mercimonio dove esiste un solo perdente: Larino. E dopo le ipotesi un consiglio, con la speranza che ne facciate tesoro, politici larinesi: siete stati eletti rappresentanti della gente che vi ha concesso il voto, non per trasformare la politica comunale in un teatrino. Abbiate coraggio ed isolate chi vi mette in condizione di sottomissione, abbiate dignità e create le condizioni affinchè la nostra bellissima cittadina torni ad avere l’importanza dovuta, abbiate rispetto di chi vi ha concesso fiducia.