MIMI
Abbiamo più volte riportato su questo sito la questione, per niente chiara legata al contributo per l’autonoma sistemazione a seguito del sisma del 2018. A oggi nessun chiarimento è arrivato dall’amministrazione e dall’assessore (per ora ex) con delega alla ricostruzione, Nicola Giardino. Il contributo era concesso a chi, per rischio diretto, o indotto, è stato costretto ad abbandonare la propria abitazione cercando una sistemazione appunto autonoma, la Protezione Civile si faceva carico delle spese per l’affitto, parliamo di una media di 500 euro a famiglia. Ebbene, sembrerebbe che molte di queste famiglie non hanno mai abbandonato la propria abitazione e complice la mancanza (voluta?) di controlli hanno percepito, e alcune lo stanno ancora percependo, il contributo senza averne, di fatto, diritto. Cosa che in giurisprudenza si chiama reato. Ma com’è stato possibile che sia accaduto? A questa domanda dovrebbero rispondere gli amministratori che com’è noto, su questioni serie scelgono il silenzio sperando che tutto passi nel dimenticatoio.
Purtroppo però cosi non è e i problemi che potrebbero seguire a questo comportamento non sono bazzecole. Iniziando da chi ha firmato i decreti sindacali, il Sindaco appunto, e la sua vice (oggi ex anche lei cosa che non cancella un comportamento quanto meno poco chiaro) che stando ai decreti, ha firmato tutti quelli che in qualche modo sono vicino al Sindaco, che per evitare un enorme conflitto li ha fatti firmare alla sua vice. Sono loro che hanno apposto la firma su questi decreti per la concessione dei contributi, e di questi almeno quattro casi sono a conoscenza degli amministratori e dei firmatari dei decreti che molto probabilmente non hanno mai lasciato la loro abitazione. Per questo motivo facciamo appello alla Procura della Repubblica di Larino affinché faccia luce su questa storia di ordinaria follia messa in atto da palazzo Ducale, chiediamo di non girarsi dall’altra parte ma di approfondire tutta la questione post sisma. Non è possibile infrangere la legge senza nessuna conseguenza.