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Finalmente si è tenuto il Consiglio Comunale! Dopo mesi di tensioni, articoli, invettive, arrabbiature e cose simili, la parola è arrivata al Consiglio… e quindi, cosa è successo? Nulla, assolutamente nulla, come il Nulla che continua a presiedere da perfetto fantasma il Consiglio Comunale di Larino, il Preside Antonio Vesce. Se pensava di riguadagnare dei punti persi nel gradimento (la faccia no, quella sarà un po’ più difficile, dopo aver fatto da zerbino a tutte le necessità dei suoi caporioni), sicuramente ha fallito obiettivo, e neanche sarà riuscito nel tentativo di mantenere stretta una compagine schiava del “cerchio magico” larinese. La Consigliera Alice Vitiello ha subito la conferma dell’abbandono a se stessa da parte della attuale maggioranza, immolata a garanzia di accordi che permettano di continuare a mantenere la supremazia in Consiglio. Tradotto in italiano, con la scusa di problemi legati al sisma 2018, ci togliamo davanti un Assessore capace di far politica e di offuscare le meteore della politica nostrana. La verità fa male, è difficile da digerire, ma dobbiamo riconoscere che una serie di attività culturali e sociali ha posto in vetrina Alice Vitiello, e ciò è inconcepibile sia per chi ha mire elettorali regionali (ce ne sono due o tre in maggioranza che vivono questi sogni….), sia per chi pretende il fantomatico rispetto di accordi elettorali con bilanciamento delle forze politiche ed ipotetiche staffette tra Assessori. La Consigliera Alice Vitiello (se accadrà il demansionamento), sarà stata esclusivamente sacrificata dai caporioni per continuare a gestire la maggioranza numerica. Non quella politica, di quella se ne fregano poco, ma di quella che permette di continuare a gestire in proprio i piccoli appalti, gli incarichi lavorativi senza concorso, gli affidi di questo o quel lavoro a Ditte amiche, di poter continuare a fare il bello ed il cattivo tempo a proprio piacere.
Ah, dimenticavamo, anche a rinnovare “motu proprio” gli incarichi dirigenziali sempre all’interno del “cerchio magico”. Adesso però arriva una fase delicata, con il rinnovo delle Deleghe assessorili, quelle revocate dal Sindaco in occasione dell’azzeramento. A chi dare cosa? Chi premiare con la fedeltà e chi sminuire per aver sostenuto posizioni scomode? Qualcuno della ex Giunta, non è un mistero, ha velleità da asso pigliatutto, compresa l’ambita carica di Vice Sindaco, aspirazione che però si scontra con il desiderio di mantenere ben stretta la carica da parte di chi già la ricopriva. L’ex Vice Sindaco non vorrà restare a guardare, soprattutto in riferimento al ruolo di cura delle attività produttive ambito da altra papabile (considerati i voti ottenuti in lista…) che, se revocato, la priverebbe di una vetrina legata agli eventi come Fiere, mostre, manifestazioni commerciali e cose del genere, senza che due grandi privazioni possano essere compensate da incarichi semplice ed appariscenti. Infatti, l’ex Assessore in una posizione a dir poco ballerina ricopriva un sacco di incarichi, ma tolto quello del Turismo tutti “rognosi” e poco remunerativi sul piano della pubblicità. Poi resta un ultimo ex Assessore, mai purtroppo considerato abbastanza. Compresso tra i pesi massimi del “cerchio magico”, costretto a subire diktat estremi su rinnovi di Responsabili sgraditi, messo in una posizione di graticola pubblica sulla querelle degli impianti sportivi, accontentato con un leggero maquillage della palestra comunale, estromesso di fatto dalle questioni sull’ambiente – suo assessorato, ma merce preziosa per il “cerchio magico” – e mai considerato davvero organico alla Giunta per via della sua presunta non presenza a causa del lavoro fuori comune. Degli altri Consiglieri possiamo dire ben poco, in una supina accettazione dei comandi dei caporioni, non hanno mai aperto bocca in Consiglio, figuriamoci ora. Tenuti contenti da deleghe inutili sul piano normativo (a proposito, il Sindaco ha dimenticato la revoca delle deleghe “giocattolo” a due Consiglieri, forse perché non previste nella concessione dal Regolamento Comunale…e sarà sfuggito anche al Segretario Comunale, sempre attento quando vuole…), con provvedimenti presi dall’Amministrazione molto utili a propri familiari, possiamo considerarli alla stregua di soldatini usi “all’alza e abbassa” la mano a comando al momento del voto. Quindi, ricapitolando, non è cambiato granchè, forse cambierà poco, forse un nome e neanche un cognome, ma ancora una volta il potere politico l’avrà avuta vinta sulla democrazia. Il Consiglio Comunale di ieri, a porte chiuse per i cittadini, con la stampa e senza riprese, rappresenta il peggio del comportamento del Presidente del Consiglio Comunale. La votazione delle interpellanze e del bilancio eseguita a comando nonostante i mal di pancia, rappresenta il cedimento di ogni dignità dei Consiglieri che in giro per il paese continuano a lamentare la strapotenza del “cerchio magico” e la loro inutilità in Consiglio, mentre non riescono a rappresentare neanche se stessi davanti al Sindaco e all’ex Assessore asso pigliatutto. In ultimo poi, permettete di dirlo con tutto il dispiacere possibile, stiamo assistendo ad un teatrino dove neanche i ruoli non vengono più rispettati: notizie di reato per violazioni ambientali mai portate avanti, richieste di chiarimenti su prestazioni lavorative mai tenute in conto, lavori descritti e mai effettuati, dichiarazioni in Consiglio ed inviti al Segretario Comunale per trasmettere atti in Procura mai ascoltati, richiesta da parte della Protezione Civile di adempimenti conseguenziali ad atti pubblici mai eseguite. Prefetto, Procura della Repubblica, Carabinieri e Guardia di Finanza presenti anche in Tribunale con Aliquote investigative, zero assoluto. Anche soltanto per il ruolo obbligato di denuncia nei confronti di chi dichiara il falso, o per rispetto del proprio lavoro di tutela della comunità, zero assoluto. Sappiate però che non può durare a lungo, questo modo di fare non troverà sempre sponda ed alla fine qualcuno valuterà le carte ed – a quel punto – anche l’operato eventualmente omissivo o quello eventualmente denigratorio. Noi non ci fermeremo, non arretreremo di un passo, continueremo a seguire tutto ciò che riguarda Larino, la sua bellezza, il suo futuro, con la speranza che la città sia un giorno amministrata da persone interessate alla politica, quella vera e non quella dei personali interessi.