Larino, del Governo cittadino e delle incapacità

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In questi giorni c’è stato un susseguirsi di eventi “politici” in Paese, primo tra tutti l’atto di revoca da parte del Sindaco Puchetti delle deleghe di Governo cittadino nei confronti dei Consiglieri Civitella, Giardino, Alice Vitiello e Bonomolo.  La scarna comunicazione, priva di motivazioni ed addirittura con specifica che non si tratta di atto sanzionatorio né di atto che riguarda motivi personali o professionali legati ai singoli assessori, ha suscitato subito domande, dubbi ed illazioni. Cominciamo con ordine: 1) Se la squadra va bene e non ha problemi, non è un provvedimento sanzionatorio per gli Assessori e non riguarda motivi personali, perché cambiare?  2) Perché “buttarsi avanti” e dire subito che non c’è motivo legato agli Assessori per la revoca, come se chiunque avrebbe dovuto/potuto dedurre il contrario?  3) Perché non parlare apertamente dei motivi che hanno portato alla revoca?  4) Perché parlare di una verifica politica e una riconsiderazione complessiva degli assetti di governo, quando non c’è stato un minimo di cambiamento su nulla, né in Comune, né in Regione, né in Governo nazionale?

Potremmo continuare con un sacco di altre domande, ma siamo certi che non ci sarebbe alcuna risposta da una Amministrazione sempre più lontana dalla gente e dalla normalità della vita politica democratica. Ma lo spirito di queste considerazioni è quello di ispirare delle riflessioni da parte del Popolo, e dalle domande passiamo alle considerazioni. Partiamo dalla definizione che si è sempre voluta dare alla compagine di governo cittadino, “una lista civica composta – dice il programma elettorale – di persone competenti e fortemente motivate…persone nuove ma di comprovata professionalità….già a conoscenza della macchina amministrativa”. Senza permetterci assolutamente di parlare delle persone, lo anticipiamo tutte degne del massimo rispetto, ci spostiamo un po’ sulla figura politica che rappresentano. Il Sindaco ha parlato di assetti politici, ma nessuno dei Consiglieri ha ricordato che si tratta di una lista civica, e se la lista da civica diventa politica – di fatto – noi chiediamo altre indicazioni, alle quali i Consiglieri saranno liberi di rispondere oppure no, secondo coscienza.

Quali sono le appartenenze politiche di ogni Consigliere e a quale sfera politica appartengono? Tranne Sindaco ed ex Assessore Alice Vitiello, legati notoriamente al Partito Democratico, ed il Consigliere Pontico da sempre legato alla destra di Fratelli d’Italia (propagandava la candidatura di Pallante alla Regione), gli altri Consiglieri hanno sempre celato scelte precise, uniformandosi al proprio comportamento in Consiglio Comunale (silenziosi e pronti agli ordini del Capo). Forse Bonomolo si è esposto un po’ di più lodando Patricello sul proprio profilo Facebook, ma forse è comprensibile per ovvi motivi lavorativi. Ed il resto della truppa? Liberi di restare nascosti, ma adesso che c’è la verifica degli assetti politici, che fanno? Stanno zitti e quieti perché a loro non riguarda, e attendono da perfetti fili d’erba che passi la piena? Ma allora, la definizione di persone capaci, competenti, motivate, nuove e chi più ne ha più ne metta non riguardava loro? Forse ai Consiglieri silenziosi Civitella, Angela Vitiello, Giusti e Giardino, oltre a quello ubbidiente a comando Vesce, calza soltanto la definizione di persone già a conoscenza della macchina amministrativa, alla quale si sono davvero perfettamente adattate? Non staremo qui a fare elenchi di fatti e di storie varie, ci saranno altre occasioni ed altri momenti, ma non possiamo fare a meno di parlare di quello che è l’immediata conseguenza delle dichiarazioni del Sindaco: lui ha detto a noi cittadini la sua  sulle revoche delle deleghe, e noi ci stiamo riflettendo su, quindi se qualcuno dei Consiglieri ha motivo di doglianza si arrabbi col Sindaco che ha fatto le esternazioni “politiche”. Poteva dire “ho deciso così”, tanto tra i Consiglieri nessuno avrebbe reclamato, ma invece – forse – doveva mandare segnali, muovere delle pedine? Chi lo sa…. Ad oggi si sa soltanto che noi cittadini non abbiamo più un paese governato secondo le indicazioni democratiche: si va in Consiglio senza Giunta Comunale, le deleghe sono tutte in mano al Sindaco e nessuno dice nulla, l’opposizione accetta in silenzio – chissà perché – questo stato di cose, e nel Palazzo Ducale il “cerchio magico” impazza. Ormai non si utilizza più neanche l’Albo Pretorio per le comunicazioni importanti, nel silenzio miope del Segretario Comunale: il giorno 30 giugno 2020 con decreto sindacale n. 17, è stato prorogato l’incarico di Responsabile dei Servizi Civili e Protezione Civile, con competenze in materia di gestione rifiuti differenziati e tossici, rifiuti solidi urbani, smaltimento, pulizia   della città, pubblica  illuminazione, acquedotti, rete idrica e fognaria, cimitero, depuratori, impianti sportivi, scuole, edifici pubblici, vie, piazze e strade urbane ed extraurbane, autoparco e strutture di interesse pubblico in generale, affissioni pubbliche e segnaletica stradale, emergenze e Protezione Civile, oltre ad un sacco di altre incombenze legate al TUEL ed al Regolamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Larino. In pratica tutto ciò che serve alla vita del Comune di Larino, con interessi in Assessorati diversi, con la facoltà di assegnare lavori a trattativa privata, scegliere Ditte secondo criteri personali di gradimento, decidere quali cose fare e a chi farle fare e così via. Qualcuno dei Consiglieri di maggioranza e di minoranza si è chiesto per quanto tempo tutto questo potere resterà accentrato su di una sola persona? Sinceramente crediamo di no, tanto da non accorgersi neanche che sull’Albo Pretorio di Larino questo documento di proroga ad oggi non c’è, e forse dopo questo articolo apparirà miracolosamente con qualche escamotage, tipo un numero di protocollo tenuto provvidenzialmente da parte, così come è accaduto in passato per altri atti, addirittura sostituiti. Per questo continuiamo a chiederci perché serve una verifica politica. Serve perché qualcuno rappresenta qualcuno al posto di rappresentare se stesso? Forse per questo abbiamo un Consiglio Comunale di silenziosi, forse perché sono in attesa di indicazioni per esprimersi. Allora, come sempre, torniamo a chiedere un atto di coraggio e di dignità, a tutti i Consiglieri di maggioranza e di minoranza: appropriatevi del vostro ruolo senza padroni, smettetela di essere servi di una politica malata e succube di favori e prebende. Pensate a rappresentare chi vi ha votato, anche quelle persone che lo hanno fatto pensando di riceverne gratificazione….. Siete Consiglieri Comunali del Comune di Larino, il massimo Onore che possa essere concesso ad un Cittadino, siatene degni.