Larino, a quando la nuova Giunta?

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7 luglio 2020, il Sindaco di Larino – Pino Puchetti – revoca le deleghe al Vice Sindaco Maria Giovanna Civitella ed agli Assessori Giuseppe Bonomolo, Alice Vitiello e Nicola Giardino. Giunta azzerata, motivazioni ambigue: non è un atto contro qualcuno, si tratta di una verifica politica. Fermo restando che la Lista “Si@amo Larino” è sempre stata presentata come “civica” e pertanto non dovrebbe essere influenzata da valutazioni politiche, ad oggi sono trascorsi tredici giorni dall’atto di revoca ed ancora non si muove foglia. Addirittura si è deciso di celebrare il Consiglio Comunale senza neanche un Assessore, creando un nuovo motivo di dissapore con la minoranza, ma della Giunta neanche l’ombra. In un paese come Larino, dove ci si conosce un po’ tutti, è normale che impazzi il toto-Assessori, con 6.500 esperti politologi pronti a dire la propria. Noi per primi, sia chiaro, non vogliamo esimerci da valutazioni riguardante l’operato passato dei revocati, le simpatie politiche, gli equilibri familiari e personali, insomma un po’ di sano gossip a livello comunale. Prima ipotesi, il Presidente del Consiglio Tonino Vesce lascia la carica, dopo le tante meritate critiche ricevute e, stanco di essere incudine per il suo atteggiamento servile nei confronti del Sindaco, decide  (gli impongono…) di passare a fare l’Assessore al posto di Bonomolo, che ogni tanto qualche cosa non la tollera proprio. Si rinforza così la Giunta a favore del Sindaco, che col “cerchio magico” ha comunque bisogno di chi alza la mano a comando senza tanto riflettere. In più va via Alice Vitiello, vittima sacrificale del Partito Democratico e del Sindaco, mai difesa da nessuno nonostante sia stata sempre l’unica a tentare di dare una forma politica all’Amministrazione. Al suo posto Angela Vitiello, con il sostegno della borghesia larinese e soprattutto della destra campobassana. Civitella e Giardino confermati, in questo possibile schieramento. Le deleghe? Ne parliamo dopo, altrimenti si scatena il pandemonio. Andiamo avanti, seconda ipotesi. La Civitella perde la carica di Vice Sindaco, ed il Consigliere Giardino carpisce carica ed altre deleghe in più di quelle revocate. Sparisce Alice Vitiello, e se Bonomolo perde qualche incarico e sopporta in silenzio non entra Vesce. La Civitella perde anche qualche delega ambita, ma la ragion di Stato supera il dispiacere e tutto va avanti. Terza ipotesi, quella che a noi sembra più concreta, perché modifica al minimo gli equilibri e tutto resta nelle mani del “cerchio magico” e del Sindaco. Alice Vitiello subisce la conferma del benservito, al suo posto arriva Angela Vitiello, scalpitante Consigliere con mèntore impegnato politicamente pro destra a Campobasso. Qui il problema è soltanto legato al commercio, che la Civitella perderebbe a scapito della nuova entrata. Poco male per il commercio, visto che da 24 mesi non è assolutamente accaduto nulla in materia, tranne la manifestazione “Mediterranea” che, al di là dei risultati, è rimasta come una meteora senza seguito. Torniamo alle deleghe. Quelle di Alice Vitiello, tranne il Turismo, sono tutte “rognose”, tipo Politiche Sociali, Affari Legali, Trasporti, dove è facile farsi nemici ed apparire cattiva ed inconcludente, nonostante lei Le abbia accettate con coraggio.

Chi si occuperà di Politiche sociali? La Civitella, oppure Angela Vitiello? Ci crediamo poco, così come non pensiamo a Bonomolo per la poca presenza sul territorio e a Giardino perché, a suo dire, impegnato in ottanta cose al giorno. Così, dopo aver detto ciò che potrebbe essere, restiamo in tranquilla attesa delle decisioni del Capo, che tanto fretta non ha, visto che gli eventuali Consigli Comunali a detta del Segretario Comunale – sempre preciso, come sullo streaming – possono essere tenuti senza nomina di Assessori, che le decisioni in merito a tutto possono continuare ad essere prese con l’Omni Responsabile, e che nessuno della Lista sottoposta a verifica politica si muova a sollecitare l’applicazione della Politica, quella vera. Il Capo è riuscito anche a far intervenire il Consigliere Regionale Aida Romagnolo, che con tutti i problemi in materia di Giunta Regionale a Campobasso ha trovato il tempo di dire la sua sul ritardo, divenendo di fatto la seimilacinquecentounesima esperta politologa di zona. Il “vero Politologo” è in realtà un titolo che  spetta di diritto al Sindaco di Larino Pino Puchetti che, nonostante tutte le critiche, i problemi e le difficoltà, è riuscito ad ammansire tutti i Consiglieri, maggioranza e minoranza compresi, rendendoli silenziosi spettatori del teatrino che orchestra da mesi. Una chiacchiera qui, una promessa là, una riunione per illustrare la Larino che verrà, un convegno con qualche spettatore in più cooptato dalla liste di Facebook ed il popolo è soddisfatto. Peccato però che il tempo stia procedendo implacabile, avvicinando sempre di più la valutazione di tanti atti e di tante situazioni. Non tutti più credono nella lista delle persone nuove, capaci e pronte per una politica nuova, forse perché hanno “ammirato” 24 mesi di vecchia politica su 24 di questo Governo cittadino. Una pagina Facebook giorni fa chiedeva ai Consiglieri, tutti, un sussulto di Dignità: provateci a vivere una primavera di cambiamento, e ridimensionate chi vi sta rendendo invisi al Popolo, quello che fa la vera Politica ogni giorno, lavorando, sperando, investendo, soffrendo, portando avanti economia, cultura, istruzione e chi più ne ha più ne metta. Abbiate coraggio, altrimenti lasciate ad altri più motivati e meno accondiscendenti il ruolo…..