La Pillola di Pasquino/ RAISON D’ÉTAT

Si sà la politica è fredda e non passionale. Le epurazioni  fatte a Palazzo Ducale hanno lasciato un sapore amaro per alcuni e per altri incredulità, incredulità  per non aver discusso pubblicamente un istanza presentata dall’ex assessora alice vitiello alla sua tessa maggioranza. L’istanza evidenziava le difese dopo che era stata sfiduciata  in consiglio comunale. L’istanza protocollata, non è mai stata consegnata a nessun consigliere, è stata nascosta in un  cassetto. Di chi? A quasi sei mesi dall’accaduto nessun riscontro c’è stato, se non l’azzeramento della giunta. A pagarne le conseguenze è stata  l’ex assessora alice vitiello, la quale sembrerebbe indotta in errore da cattivi consiglieri nè epurati nè epurabili. Come lei tutti i servi muti presenti in consiglio, giocate un gioco che non vi appartiene e comunque non conoscete le regole. La politica ha bisogno di gente preparata, di persone che hanno acume intellettuale e lei cara ex assessora, si è trovata in mezzo a nove bambini che giocano al gioco della politica. In consiglio comunale tra una risatina e l’altra giocate col cellulare, sbuffando e non vedendo l’ora d’andar via! Cara ex assessora la dignità si conquista sul campo, giorno dopo giorno, diventi libera, le decisioni  giuste o sbagliate che siano, non fosse altro che per amor proprio le prenda autonomamente. Tagli il cordone ombelicale, i figli sono figli del mondo. La vita offre molte opportunità una di queste è quella di dire la verità. La verità rende liberi. Ora o mai più!