Michele Mignogna
Ne facessero una buona, una, niente da fare, sembra che sbagliare sia la nuova arte politica a Larino. Il 30 maggio scorso, con uno scarno comunicato stampa l’amministrazione frentana annunciava l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza della scuola elementare Rosano, con la previsione di finire in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico. Ebbene, i lavori sono iniziati, l’impresa dell’Ing. Antonio Buono Srl (il figlio è un dirigente del PD di Isernia), ha smantellato buona parte dell’edificio, i risultati sono visibili anche senza scavalcare il cancello, all’esterno cosi some all’interno.

A un certo punto però, i lavori si bloccano, e le voci che corrono, parlano di un problema progettuale, secondo l’impresa, infatti, sembra che il progetto sia sbagliato, sottolineo sembra, mentre pare che alla base del fermo ci sia un problema finanziario, ovvero, l’importo offerto dall’impresa con un ribasso del 27,56%, per un importo pari a 423mila euro (rispetto ai 723 mila euro circa affidati in precedenza all’amministrazione Notarangelo) non bastano per tutti i lavori da fare. Allora, vi chiederete, perché l’impresa ha proposto un ribasso del genere, sapendo che in effetti, i soldi erano pochi? Non lo sappiamo, bisognerebbe chiedere a loro. Non solo, essendo un finanziamento ministeriale, il ribasso d’asta torna allo Stato e quindi non può essere utilizzabile dal Comune, veri e propri scienziati insomma, che per risparmiare (su una scuola poi?) sono arrivati al blocco dei lavori e con nessuna prospettiva di terminarli nell’immediato.
Il primo risultato prevedibile è che parte dei ragazzi, se non tutti, in qualche modo dovranno arrangiarsi o con doppi turni, nella migliore delle ipotesi e ammesso che una parte della Rosano possa essere utilizzata, oppure tornare nei famigerati container installati dopo il terremoto del 2002, ma solo uno, perché l’altro è l’hanno concesso in uso all’AUSER per l’ambulatorio dei medici volontari. Che dire, una situazione che riflettere sull’effettiva adeguatezza di questa amministrazione, mentre si fanno storie sui social per l’erba tagliata e le strade pulite, niente più di normale amministrazione, quella che bisogna fare per forza, abbiamo una scuola smantellata, con i ragazzini che non sanno dove iniziare l’anno scolastico. Ora applauditeli pure, poi vediamo quale soluzione cercheranno per i ragazzini, l’unica certezza è che saranno tantissimi i disagi per l’inizio del nuovo anno scolastico, grazie agli inquilini di palazzo Ducale.