MQPZERO
I lavori in corso nella Scuola Rosano di Larino hanno monopolizzato gran parte della riunione del Consiglio Comunale, con scambio di pareri ed impressioni. A noi invece è sembrato, il Consiglio, un momento stranissimo per maggioranza e minoranza, con la gestione Puchetti inchiodata dai fatti e l’opposizione incredula della gestione e della ricostruzione tenuta in Aula. Andiamo con ordine. Venerdì si discuteva la “Richiesta di chiarimenti in ordine ai lavori alla Scuola Rosano”, avanzata da Di Maria, Vizzarri, Mezzapelle e Rainone, e si attendeva la cronologia dei fatti, informazioni sui tempi dei lavori e di fruibilità della scuola, insomma si chiedevano lumi sulle “chiacchiere di paese” al riguardo. La risposta è stata delegata all’Assessore Giuseppe Bonomolo, che ha cercato di arrampicarsi sugli specchi. Ha esordito con dei dati (definirli ballerini è un eufemismo) completante avulsi dalla realtà, senza mai scendere nella concretezza che un tale intervento richiedeva. Poi è saltato dalla questione tecnica del fermo lavori a quella economica, promettendo documenti nel prossimo Consiglio e chiedendo all’Ingegnere Mezzapelle di illustrare meglio il tutto, dimenticando che proprio Mezzapelle aveva presentato l’interrogazione per ottenere spiegazioni. Diciamola così, nel continuare ad arrampicarsi sugli specchi…. è caduto nell’imbarazzo. Ma lo scriviamo con simpatia, per due motivi: il primo è che l’Assessore Bonomolo è una bravissima persona, ed il secondo perché sappiamo che l’intervento non è farina del suo sacco. Lui ha semplicemente avuto l’incarico di farsi carico della croce che gli hanno trasmesso i componenti del “cerchio magico”, rimediando una meschina figura che apparteneva invece all’Omni Responsabile (figura mitologica che imperrversa in Comune…) ed al “Capo”, i quali utilizzano spesso la tecnica del lasciare ad altri responsabilità, brutte figure e punizioni (vedi Nicola Giardino ed Alice Vitiello, vittime sacrificali destinate a coprire ben altre questioni). Ciò non giustifica l’accaduto, ma non sempre si ha il coraggio di reagire ed il coraggio non è facile da trovare. Il Consiglio Comunale è stato utile invece per un altro verso, si è saputo di alcuni documenti e proprio di questi vogliamo discutere, premettendo che non siamo tecnici della materia e qualsiasi contributo sarà benvenuto, anche se ribadiamo che tutto doveva essere completamente illustrato dall’Assessore Bonomolo in aula, davanti ai cittadini intervenuti. Abbiamo ascoltato l’intervento di Mezzapelle, che con cortesia ha dichiarato: “un comunicato ufficiale del Comune di Larino informa che la Scuola Rosano sarà fruibile per il giorno di inizio lezioni, il 14 settembre 2020.
Quindi, o il comunicato afferma il falso oppure qualcuno ha esaminato gli atti con leggerezza senza capire nulla, dal momento che la consegna nel cronoprogramma dei lavori è per il giorno 3 marzo 2021”. Ha poi insistito dicendo che ci sono molti e importanti problemi, altro che le assicurazioni di Bonomolo. Non erano state previste alcune cose, alle quali non si può rimediare a chiacchiere, ma soltanto con varianti al progetto, interventi costosi e soprattutto con il coinvolgimento di Ditta e Progettista, che invece vanno a ruota libera rispetto al rapporto col Comune. In particolare ha ricordato che con 99.000 (si, novantanovemila) euro di progetto e direzione lavori, non si può andare in Consiglio Comunale senza documenti in regola e senza spiegazioni serie. Subito dopo Di Maria ha segnalato la mancanza di “autorizzazione sismica”, vero motivo che ha disposto la sospensione dei lavori da parte del Responsabile Unico del Procedimento (…sempre l’Omni Responsabile…..), fatto noto dal 2 luglio 2020, ed ancora più grave perché l’inizio lavori è del 1 giugno 2020, quindi con attività iniziate senza regolarità documentale. Di Maria sventolava dei documenti sotto il naso degli imbarazzati convenuti, con l’affondo che il presunto riavvio del cantiere per il 27 luglio 2020 era stato concordato soltanto da Progettista e Rup, senza firma della Ditta. Forse, aggiungiamo noi, l’Omni Responsabile pensa di poter fare a meno di tutto e tutti, come se stesse parlando con Assessori e Consiglieri Comunali, che zittisce con quattro chiacchiere e due rimbrotti. Ma la Ditta privata è diversa, la morale è che il cantiere è ancora fermo ed il 14 settembre si avvicina. Potremmo dilungarci su di un sacco di questioni, ma sono tute ugualmente importanti: “l’autorizzazione sismica” per gli edifici in fascia 3 è obbligatoria, ed il procedimento per la mancanza del documento è penale….così come per l’autorizzazione paesaggistica per il marciapiedi di via Morrone, dove le regole amministrative hanno seguito umori e desideri, con interventi extra costi su ogni singolo problema evidenziato. Extra costi progettuali sia chiaro, ma a spese dei cittadini, che si sappia. La nostra paura è che la scuola vada incontro ad un triste destino, con cause civili, perdite di tempo, e cose simili, e fin qui sarebbe già grave. Il nostro cruccio è invece per i ragazzi e le famiglie, che potrebbero correre il rischio di confrontarsi con la scuola chiusa non soltanto per questo nuovo anno scolastico, ma anche per tempi più lunghi. Sinceramente non sarebbe giusto, perché il problema non è fare o no i lavori che si devono fare e che sono stati messi in cantiere, il problema vero è che ancora una volta il benessere dei cittadini viene messo in secondo piano da altri interessi, con affidi dei lavori messi a gara in modo non vantaggioso per il Comune (chissà perché poi…), con liti senza costrutto tra progettista e Ditta e tecnici comunali senza costrutto (ma con stipendio e ricavo d’impresa) e con scarso coinvolgimento delle famiglie degli studenti. Ricordiamo infatti che il Comune ha dichiarato: il 14 settembre 2020 si torna a scuola nella Rosano….che i lavori sono ripresi, che le autorizzazioni sono a posto. Noi dichiariamo pubblicamente che in Consiglio Comunale a Larino, venerdì 7 agosto 2020, relativamente al procedimento Scuola Rosano, abbiamo ascoltato: manca la firma del contratto da parte della Ditta, dall’inizio lavori manca “autorizzazione sismica”, la scuola non è dichiarata antisismica, i lavori che dovevano riprendere dal 27 luglio non sono mai ripresi, non è stata effettuata variante per gli imprevisti emersi nel corso dei lavori e che l’Assessore Bonomolo ha dichiarato economicamente risolti, senza uno straccio di documentazione a comprova dell’asserito, tanto da farci pensare dove e come si siano messi d’accordo. Noi siamo convinti che tutto ciò non sia casuale, perché troppi dubbi aleggiano nella nebbia e poche certezze provengono da Palazzo Ducale, ma soprattutto nessuno dice la verità: le carte dicono una cosa, i politico/tecnici un’altra. Chi ha ragione? Di solito, a questo punto, intervengono controlli e Magistratura, ma Larino è una terra strana, dove tutti si vogliono bene, dove la Politica incontra spesso altri Poteri…..
Ci vediamo il 14 settembre 2020, davanti la Scuola Rosano