MIMI
In queste ore ci stiamo, giustamente, indignando per i cinque deputati che hanno percepito gli aiuti anti covid per i tre mesi di chiusura totale, azioni e atteggiamenti riprovevoli. Da condannare, e infatti, siamo tutti d’accordo che i furbetti a decine di migliaia di euro al mese vanno puniti. Ebbene, a Larino dal sisma del 2018 ci sono alcuni furbetti che continuano a percepire il contributo per l’autonoma sistemazione senza averne diritto. Il contributo per l’autonoma sistemazione venne concesso dalla Protezione Civile, tramite i comuni, a quelle famiglie che sono state costrette a lasciare la loro abitazione perché dichiarata inagibile, ovvero, sgomberata in attesa di riparazione funzionale o ricostruzione pesante. Sono più volte che da questo sito denunciamo questa situazione, riprovevole tanto quanto quella dei furbetti parlamentari. Per avere accesso al contributo però, sempre la Protezione Civile in un’apposita ordinanza scriveva che: “l’abitazione doveva essere abituale e continuativa”, bisognava viverci, e con l’ordinanza di inagibilità scattava il contributo per l’autonoma sistemazione, propedeutico poi al contributo per la riparazione o la ricostruzione del fabbricato, o alla sua messa in sicurezza.
Sappiamo di persone che hanno percepito il contributo senza mai lasciare la loro abitazione dichiarata inagibile, ma che, nei fatti, era agibilissima tanto che gli abitanti non sono mai usciti, sappiamo che su alcune abitazioni addirittura, sono pagate anche due autonome sistemazioni, persone o famiglie diverse che hanno dichiarato di fare residenza in quella abitazione, e poi ci sono parenti e amici sui quali mai nessuno, Comune compreso, ha mai fatto uno straccio di controllo. Il Comune di Larino, cosi come ammesso dal Sindaco Puchetti in un consiglio comunale, paga la bellezza di 21 mila euro al mese per le autonome sistemazioni, e ha anche confermato che non ci sono mai stati controlli. Ora possiamo anche capire perché non si fanno i controlli, possiamo anche immaginare (non tanto però perché le carte, cari signori, prima o poi usciranno) perché qualcuno preferisce che la cosa passi inosservata. Credevate che con la “cacciata” degli assessori Giardino e Vitiello la questione si risolvesse da sola, invece no. Questa faccenda pesa come un macigno su chi ha firmato le ordinanze sapendo che non erano proprio legittime, anzi tutt’altro, ed essendo ordinanze sindacali, fate voi mente locale si chi le ha potute firmare. Cosi come chiediamo, tutti, un’operazione verità sullo “scandalo” dei parlamentari furbetti, lo chiediamo pure a Larino, chiediamo che l’amministrazione una volta per tutte pubblichi gli elenchi dei beneficiari del contributo per l’autonoma sistemazione, lo chiediamo per la trasparenza e per il rispetto dovuto nei confronti della comunità. Non è una questione di privacy, non vogliamo certo sapere la condizione economica di chi ha fatto richiesta, ci mancherebbe altro, non vogliamo certo sapere lo stato di salute dei richiedenti, queste si due condizioni sottoposte alla tutela della privacy, ma chi percepisce un contributo che non gli spetta deve essere tutelato dalla privacy?