Larino, abbiamo apprezzato l’intervista a Nicola Giardino ora faccia chiarezza sul sisma

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Abbiamo apprezzato l’intervista rilasciata dall’ex assessore Nicola Giardino ad un blog locale, con dichiarazioni preparate per tempo e per questo ancora più indicative ed importanti. Subito a lui l’onore delle armi, quando rivela di aver espresso al Sindaco  il proprio disappunto per il demansionamento politico in Giunta, esponendosi così al rimprovero del “Capo”. Non è da tutti, anche se avrebbe dovuto tirarsi fuori prima dal gruppo dei consiglieri silenziosi, ma non è mai troppo tardi e bisogna apprezzare la buona volontà. Ottimo anche il dichiarato gran lavoro svolto, in tutti i campi, pure in quelli di non ingerenza della carica assessorile, che ci fa pensare ancora di più: perché, perché privarsi di un Assessore così capace? Considerata la parità di genere, il vero sostituto di Nicola Giardino è “Tonino” Vesce e da qui bisogna partire per capirci qualcosa. L’Assessore uscente ha coerentemente riconosciuto quanto scritto da un locale blog in merito a responsabilità nella gestione del Sisma, materia  a lui affidata. A giugno 2018 la delega conferita al Sisma era intesa per la ricostruzione del sisma 2002, e la materia legata invece al successivo sisma dell’agosto 2018 era di competenza della Protezione civile, quindi del Sindaco e del Responsabile Scardera.

La procedura successiva alle richiesta delle opposizioni di chiarire situazioni legate al sisma 2018 all’interno della maggioranza, aveva di fatto portato ad una situazione di stallo politico all’interno della coalizione vincente, con un tutti contro tutti che stava paralizzando la vita democratica (gli “affari” no, quelli andavano avanti) e rendendo ridicoli tutti i Consiglieri indistintamente. Messo alle strette, il “Capo” non ha potuto fare a meno di salvare la faccia in un modo che non rende giustizia a nessuno: via l’Assessore chiacchierato, e via anche l’Assessore che in giro conoscono come quello del Sisma. In un colpo solo tacito la gente per l’Assessore coinvolto, sostituisco l’Assessore della materia sisma dando di fatto a lui la responsabilità e blindo la Giunta con un nuovo ingresso maschile a parziale controllo della situazione, limitando così il peso dell’altra nuova entrata, sconosciuta nelle reazioni. Tanto Civitella e Bonomolo appartengono a pieno titolo al gruppo dei Consiglieri silenziosi e sottomessi a qualsiasi indirizzo del “Capo”, come sempre palesato in Consiglio Comunale e sicuramente ricopiato dagli incontri di Giunta. Perciò, Consigliere Giardino, apprezziamo la sua scelta di parlare ai cittadini, di quanto ha fatto e di quanto avrebbe potuto e voluto fare. Non scenderemo nei particolari di cartelli stradali, traffico e posteggi (c’è già il Sindaco che si commuove a vedere gli scooter ben ordinati, tranne poi tapparsi le orecchie girare lo sguardo quando gli stessi mezzi corrono e rumoreggiano senza regole nel Centro Storico), né di telecamere che Lei dice in regola ma che qualcuno indica come non utilizzabili, né di telefonia e qualificazione delle scuole (sarebbe facile, dopo il disastro della Rosano). Ci limiteremo, in finale delle congratulazioni a chiederLe: perché non ha affrontato nell’intervista la questione Sisma, sia del 2002 in quanto delegato e sia quella del sisma 2018, in quanto vittima sacrificale della procedura connessa? Perché non ha parlato della differenza della ricostruzione tra i due eventi, della diversa delega, delle documentazioni “oscurate” dai servetti del “Capo”, di tutto ciò che è ormai prossimo al dominio pubblico?  Avrà letto di quanto il Popolo si sia piccato delle richieste di rimborso per il Covid avanzate da Parlamentari ed Amministratori pubblici, e non ha pensato a cosa dirà la gente avendo a disposizione la documentazione riguardante il sisma 2018? Ecco, forse per questo non ha affrontato l’argomento, ed ha fatto bene, così come è stata una buona scelta prendere le distanze giorni fa sottolineando l’esclusione di competenza del Suo Assessorato.  Adesso però, tornato al Suo lavoro di un tempo, non chiuda gli occhi. Lei ha correttamente detto che non salirà sul carro dell’opposizione come accade spesso a chi viene escluso, ma continui a tenere gli occhi aperti e legga bene tutte le carte che Le passano davanti, soprattutto adesso che ha gli occhi del Consigliere e non la responsabilità dell’Assessore a dire sempre si. Si accorgerà quanto sia lontano ciò che in campagna elettorale  Lei per primo andava propagandando in giro, cercando di mostrare agli elettori quella correttezza morale che Lei sicuramente ha con sé. Guardi documenti, esamini fatti, esca dal circuito del dire sempre si, e valuti. Lei ha detto che ci sono due opposizioni, e non si è mai visto. Perché ci sono due opposizioni, anzi tre con quella silenziosa che ha timore di dire la propria per non essere chiamata a casa e rimproverata? Ha pensato che potrebbe esserci tanta opposizione perché non si era mai vista un tal mole di prevaricazioni, di nepotismo, di affari personali, di interessi, di disprezzo dei cittadini? Forse è per questo che Lei, persona corretta, era da spostare? Ci pensi Consigliere Giardino, ed alla prossima intervista ci dica che ne pensa dei furbetti del sisma, dei furbetti dei contratti, dei furbetti delle assunzioni e così via. Allora Lei non salirà sul carro dell’opposizione, ma costituirà e guiderà la quarta opposizione. Non potrà farne a meno.