Ettore Fieramosca, prode cavaliere e soldato di ventura, con dodici suoi compagni osò sfidare in duello tredici cavalieri francesi .
Tutti sappiamo che il prode cavaliere di ventura, colpito nell’onore, offeso nell’intimo, facendo prevalere la sua italianità, sfidò i francesi per amor DELLA PATRIA.
Questo ci insegna che non solo i soldati combattono per un ideale!
Il ricordare Ettore Fieramosca, soldato di ventura, fa accapponare la pelle, un mercenario, un italiano del sud che nel 1500 già sognava un’Italia unita.
Chissà se immaginava un’Italia dell’inciucio, un’Italia così corrotta!
I soldati chiamati in guerra per difendere la patria, nella maggior parte dei casi carne da macello, erano sacrificati per la causa, e quasi sempre erano ignari di ciò che li attendeva, al contrario i mercenari erano consci del fuoco nemico, poteva mettere fine alle velleità di diventare ricchi in qualsiasi momento.
Ecco, chi scrive vorrebbe far capire che l’onore e la dignità non è solo dei soldati, ma di chi ogni mattina si alza e con più forza del giorno prima, ricomincia un nuovo ciclo per dare alla propria esistenza una speranza per un mondo migliore;
Vendere la propria esistenza, vendere i propri pensieri perché a pensare al nostro posto c’è qualcun altro, a rimanere sempre in silenzio e non poter esternare il proprio credo non è vita è la necrosi della propria esistenza.
Beh, questo non vale 1.500,00 euro al mese.