Masochismo, il vero male del Molise

Michele Mignogna (blogger non abusivo 🙂 )

Il masochismo è un disturbo psichico caratterizzato da un atteggiamento di passività a maltrattamenti e sofferenze, che scaturisce da una sorta di desiderio di autopunizione e di penitenza (Treccani).

Sono molisano, da generazioni, da sempre, e per questo non ho problemi a parlare di questo territorio e della sua gente. Gente, da sempre definita “accondiscendente” (ricordate il documento della società che ha costruito la centrale turbogas a Termoli?). Abbiamo forse una predisposizione al masochismo sociale. Ad esempio, se una giornalista come Selvaggia Lucarelli passa qualche giorno in molise e poi ne scrive su pagine nazionali, c’incazziamo perché non siamo come ci ha descritti (invece siamo proprio cosi), poi però ci scortichiamo le mani quando una trasmissione nazionale “manda” le sue telecamere in qualche ospedale molisano per far vedere tutto il marcio che c’è,  e noi siamo felici perché gli italiani finalmente vedono come siamo governati, o sgovernati che dir si voglia. Ci fa quasi piacere ascoltare il massacro a livello nazionale del Molise. Appaludiamo quando una giornalista da poco arrivata in Molise porta sulla rete regionale servizi che riguardano la sanità locale, dimendicando decenni di scritti e trasmissioni che altri, meno blasonati certo, hanno prodotto. Inchieste che hanno portato a galla lo schifo perpetrato in questo fazzoletto di terra da notabili noti a tutti, tutti sapete chi sono i responsabili di questa situazione, non ci vuole Titolo V o Giletti a farcelo sapere. Il problema di fondo è: noi effettivamente in questi anni cosa abbiamo fatto? E cosa potevamo fare e non abbiamo fatto? Personalmente ricordo decine di comitati,  centinaia di manifestazioni,  annunciate ogni volta come la madre di tutte le battaglie e poi? Niente, il nulla, aspettiamo sempre i liberatori che attraversino l’Abruzzo per venirci a salvare, incapaci di cambiare noi la nostra situazione, a partire dalle cabine elettorali. Oggi a leggervi sui social nessuno di voi ha votato Toma e il resto della compagnia,  ne deduco che questo signore ha fatto un colpo di Stato, e se cosi fosse fa bene a governare in questo modo. Oppure prendete coscienza del vostro voto e assumetevi un pizzico di responsabilità. Le cose possono cambiare se gli artefici del cambiamento siano noi, senza aspettare Giletti,  Lucarelli, Barbara D’Urso ecc. ecc.