Larino da oltre un mese in zona rossa: aumentano le difficoltà tra le famiglie colpite dall’emergenza Covid

Larino, insieme ad altri Comuni del basso Molise, è da oltre un mese in zona rossa per effetto della elevata diffusione del contagio da coronavirus. Un arco di tempo nel quale è stato chiesto alle famiglie di supportare ulteriori sacrifici dopo quelli già fatti nel corso di tutto il 2020, sacrifici di cui le stesse famiglie, in silenzio e con grande senso di responsabilità, si sono fatte carico. 

Ma questi sacrifici stanno avendo un costo molto elevato sul tessuto economico e produttivo locale. Quasi tutti le attività al dettaglio, i centri di servizio alla persona, bar, pasticcerie, ristoranti, ed altre attività non considerate strettamente essenziali, hanno abbassato le saracinesche, in attesa dei cosiddetti “ristori” che non sono ancora arrivati. 

In questo lungo mese e mezzo di sacrifici e restrizioni, il Sindaco di Larino si è limitato quasi esclusivamente a lanciare appelli al “senso di responsabilità”, come se questo da solo potesse servire a chi non ha la fortuna di avere un impiego statale. 

E nel frattempo si sono acuite le difficoltà sociali, economiche di quelle famiglie che a causa del Covid si sono ritrovate da un giorno all’altro senza lavoro e senza reddito. In tutto questo non abbiamo sentito dall’assessore alle politiche sociali Angela Vitiello una sola parola o visto un atto concreto di aiuto e supporto a chi vive in condizioni di difficoltà crescente.

L’ultima dichiarazione pubblica dell’assessore risale a metà gennaio scorso, allorquando, con quasi un mese di ritardo rispetto alle festività natalizie, spiegava che erano stati ammessi ad usufruire dei buoni spesa, stanziati dal governo centrale per far fronte alle spese alimentati dei cittadini più colpiti dall’emergenza, circa 70 nuclei familiari sui  140 richiedenti, per un totale di contributi concessi pari a 20mila euro, su 40mila a disposizione del Comune. Appena metà dell’importo disponibile erogato dal Comune e per giunta anche in ritardo. 

A riguardo bisogna inoltre ricordare a chi forse fa finta di ignorarlo, che i buoni spesa devono essere destinati principalmente alle famiglie che hanno subito una perdita o riduzione del lavoro causa Covid, e non a chi già fruisce di altri aiuti. Questo proprio perché era necessaria una immediatezza di soccorso in favore di determinate categorie sociali, mentre a Larino si è preferito un aiuto a pioggia  ma neanche a tutti, come dimostrano i numeri delle famiglie che sono rientrate tra i beneficiari delle risorse. 

Nel frattempo sono trascorsi altri due mesi, Larino è in piena zona rossa e il Comune, attraverso l’assessore alle politiche sociali Angela Vitiello, non ha ancora provveduto a far riaprire i termini del bando per la concessione dei buoni spesa, preferendo tenere i fondi concessi dal Governo fermi nelle casse comunali.  Un disastro totale, che rischia di condurre la nostra cittadina ad una crisi senza precedenti, in un crescendo di rabbia e disperazione.