Grandi manovre a palazzo Ducale, Giardino Sindaco Puchetti e Vizzarri in Regione

Tra due anni ci saranno le elezioni regionali e comunali e la tensione sale.

a Larino con l’avvicinarsi delle elezioni la tensione sale, tanto da respirare  già un clima elettorale, a dire il vero si è iniziato a respirare il giorno dopo dell’insediamento della nuova amministrazione. Il risultato è un “tutti sono contro tutti”, infatti, non è un mistero che all’interno della giunta, e in generale della maggioranza, le frizioni diventano ogni giorno più evidenti, il che non esclude a breve un nuovo cambio, via un assessore dentro un consigliere con altre aspirazioni, come non è un mistero che alcuni assessori non digeriscono l’accentramento dei “poteri” del capo. Un’amministrazione, in buona sostanz, che ha una sola voce, quella del Sindaco, che interviene anche per conto degli altri assessori, ma non è un mistero, basta seguire i consigli comunali e leggere gli interventi sulla stampa, sempre e solo lui.

Per il comune però, gira voce che il consigliere Nicola Giardino già abbia dato la propria disponibilità alla candidatura come Sindaco,  dopo aver ricevuto il placet  del fedele Sindaco Puchetti, facendo urtare non poco gli altri componenti della maggioranza, infatti, a questo “progetto” hanno aderito solo i pochi fedelissimi del Sindaco, mentre molti di loro hanno preso le distanze, e questo non esclude ripercussioni sulle tappe finali di questa amministrazione.

Mentre per le regionali la partita vede un ampio ventaglio di candidati anche se i nomi che circolano di più sono quelli del sindaco Puchetti per il centro sinistra e quello di Graziella Vizzarri per il centro destra.

Il primo fa leva sulla sua esperienza come sindaco, anche se nelle passate regionali i sindaci candidati non sono stati eletti, e Puchetti in questo momento sta scontando i problemi all’interno del suo partito di riferimento, il PD, che stando ai bene informati presto annuncerà cambiamenti clamorosi, e sconta il calo della “popolarità” da una parte per le mancate promesse elettorali (troppo poche le attenzioni nei confronti dei suoi elettori che non nascondono la loro delusione) e dall’altro il fisiologico disamoramento dei cittadini.  La seconda invece, fa leva sull’impegno quotidiano nel sociale, eletta nelle fila de “Il Germoglio”, la Vizzarri è quella che detta la linea “soft” delle azioni delle opposizioni, e che in buona sostanza limita, in qualche modo, le azioni politiche del suo gruppo di appartenenza, e lo diciamo con tutto il rispetto per le persone interessate, ma purtroppo i fatti sono questi.