MIMI
Gli analisti politici, quelli bravi non quelli di casa nostra (sic!) hanno una definizione per descrivere lo svuotamento dei beni pubblici a favore dei privati, siano esse società o cooperative. La definizione è questa: problema – reazione – soluzione. Prima ti creo il problema, al Vietri di Larino per esempio nel corso di questi ultimi anni sono state tolte tutte le funzioni, sia quelle sanitarie che quelle amministrative, ti tolgo i reparti, non ti faccio fare il centro Covid, e per ultimo (ma non ultimo) ti metto in difficoltà con il Centro Unico di Prenotazioni, e quello che sta succedendo al CUP di Larino è sotto gli occhi del Molise intero. Utenti costretti ad arrivare all’ospedale all’alba per accaparrarsi il numeretto che poi gli consentirà di effettuare la prenotazione, non per una vacanza, ma per un esame, una visita o un consulto. Parliamo di centinaia di persone che, dopo la chiusura del CUP di Santa croce di Magliano si riversano a Larino sperando che vada tutto per il verso giusto, ma cosi non è. Un solo operatore a lavoro che non ce la fa smaltire entro l’orario di lavoro tutte le prenotazioni, quindi i numeretti alle otto del mattino vengono tolti, e chi ce la fatta fa la prenotazione chi no s’attacca. Un modo bestiale di trattare i cittadini che, francamente, non vediamo nemmeno in America dove la sanità è privata. Una sorta di godimento da parte dei verti ASREM, nel vedere i tanti cittadini, per lo più anziani, fare file interminabili e con la paura che il dipendente tolga i numeri. Un atteggiamento schifoso e rivoltante che non s’era mai visto. Quindi arriva la “reazione” degli utenti, articoli di giornali, foto postate sui social, comitati e comitatini che si sgolano in ogni angolo ma che alla fine tutto resta com’è (esatto come il Gattopardo…), e quando la misura è colma, gli stessi che hanno creato il problema, e che hanno provocato la reazione, ti offrono la soluzione, una bella Cooperativa che gestisca il CUP di Larino, ripeto, una coop è pur sempre un soggetto privato che mette le mani sulla sanità regionale. Questa sembra la soluzione allo studio nelle stanze del potere della sanità molisana, tutto questo per non assumere o spostare un dipendente da un posto all’altro e fare in modo di garantire il servizio prenotazioni. È questa la soluzione? Intanto in queste settimane si sta consumando forse l’ultimo atto per la chiusura definitiva del Vietri, il tutto nell’assordante silenzio della politica locale.