La decisione del sindaco di Larino, Puchetti, di spegnere le luminarie per il rischio contagi da Covid-19 non poteva essere adottata, piaccia o no questa è la morale della favola. Come tutti sanno, il 24 dicembre scorso con una determina sindacale Puchetti aveva annullato lo spettacolo delle luminarie. Le polemiche non si sono fatte attendere, tra i pro e i contro i social sono stati letteralmente invasi da commenti, più o meno educati, da parte di chi sosteneva, a ragione, che le luminarie potevano essere cambiate nell’organizzazione, ma non annullate, d’altronde chi si riempiva la bocca con il decreto di Draghi, non l’aveva nemmeno letto, facendo una figura peggiore del sindaco che ha fatto prima un’ordinanza per poi ritirarla e facendone un’altra accettando tutte le proposte migliorative dell’associazione Larino nel Cuore, organizzatrice della manifestazione. Insomma, un sindaco alla continua ricerca di un centro di gravità permanente che non gli faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente, ma cosi non è. Certo il sindaco non vedeva l’ora di annullare le luminarie visti i precedenti, fin dai primi incontri non era d’accordo su nulla e lo sanno tutti, ma qui parliamo di una manifestazione che non solo attrae molti visitatori, ma è un’occasione per i commercianti, ambulanti e non, per poter lavorare e guadagnare qualcosa, commercianti quasi tutti del posto, di Larino, e mettercisi contro non è un buon servizio alla collettività.
Appuntamento dunque a questa sera e a tutte le date come da programma, raccomandando il rispetto delle norme anti covid e molta attenzione.