Secondo il sindaco di Larino Giuseppe Puchetti non ci sono le condizioni per tornare in classe. Con Ordinanza Sindacale n. 2 del 09.01.2022 il Sindaco di Larino ha condiviso con il Dirigente Scolastico Antonio Vesce la necessità di disporre la chiusura di tutte le attività didattiche in presenza delle scuole di ogni ordine e grado (compreso le scuole superiori). La decisione è stata presa dopo l’ultimo “screening” effettuato sulla popolazione “in particolare in quella in età scolare”, che ha permesso di rilevare solo due positività. Una domanda nasce spontanea, ma se ci sono solo due positività si può disporre la chiusura della scuola? Sicuramente no. Ma a Larino? Si. La giustificazione nasce dal fatto che a Larino negli ultimi due giorni si sono registrati 45 nuovi casi di contagio (vedi sito del comune di Larino).
A parte l’utilizzo della forma “si sono registrati” (da soli?), occorre evidenziare che i nuovi casi di contagio non sono immediatamente riconducibili alla popolazione scolastica e quindi non si può giustificare la chiusura delle scuole con altri tipi di focolai epidemici. Inoltre, pur volendo aderire alla soluzione adottata dal Sindaco del Comune di Larino è necessario porre in evidenza il contrasto con quanto dichiarato (vedi Primo Piano Molise) dal Governatore Toma il quale ritiene che non ci sono i presupposti per rinunciare all’istruzione che vorrebbe anche dire rinunciare alla normalità.
Considerate le norme dettate a livello nazionale e non essendoci evidenze scientifiche che la popolazione scolastica può determinare problemi di moltiplicazione dei contagi si può aderire alla soluzione dettata dal Governatore Toma.
Infine, è utile evidenziare che se il Sindaco di Larino, d’intesa con il dirigente scolastico Antonio Vesce, ha scelto di chiudere le scuole, pur non essendo le stesse attualmente una fonte di contagio, occorre valutare altre chiusure quale quelle dei bar, delle pizzerie, delle palestre, dei ritrovi familiari per feste di ogni tipo e di tutti i luoghi che possono determinare assembramenti.