Un comunicato alquanto strano è apparso sulla pagina facebook del Comune di Larino. Un comunicato nella prima parte riporta:
“L’amministrazione comunale di Larino, nel prendere atto della nota del giorno 22 c.m. da parte dell’associazione ‘Larinella’, ringrazia tutti i gruppi costruttori e naturalmente l’intera associazione per l’alto senso di responsabilità dimostrato in merito alla decisione di annullamento del Carnevale di Larino”.
Leggendo bene però, da quanto scritto si deduce che il gruppo costruttori dei carri di carnevale e l’intera associazione “Larinella” (n.d.r.) ha deciso di annullare la splendida manifestazione che è quella del Carnevale di Larino, manifestazione che per il secondo anno consecutivo non è possibile svolgere a causa della pandemia. Occorre subito porre l’attenzione su quanto dichiarato perchè chi ha il potere di annullare la manifestazione è l’organizzatore ovvero il Comune di Larino (art. 1 del regolamento del Carnevale).
Ma andiamo con ordine. Il Carnevale, ribadiamo, splendida manifestazione Larinese poteva svolgersi nel rispetto delle regole anche se, pur in via precauzionale può essere utile annullare una manifestazione che in altri luoghi si svolge in forma ridotta o si sposta avanti nel tempo.
Ma la cosa che colpisce di più è che l’amministrazione manifesta un rammarico che in altre circostanze non è stato manifestato, vedi le luminarie di Larino.
Anche in quella circostanza gli organizzatori hanno deciso di annullare la manifestazione senza ricevere attestati di solidarietà dell’amministrazione comunale anzi nell’aria sembrava si respirasse una sorte di soddisfazione per l’annullamento. Manifestazione quella delle luminarie, che porta lustro alla città per tutto il periodo natalizio.
Bisogna anche ricordare che un’altra manifestazione è stata annullata quella denominata “coriandoli di natale 2021” per la quale il Comune di Larino aveva concesso all’associazione Culturale Larinella un contributo di 63.900,00 euro.
Ora, senza scendere in polemica con nessuno, ci mancherebbe altro, occorre riscoprire nella città di Larino quel senso di comunità che ormai manca da troppo tempo, infatti, un’amministrazione comunale deve essere vicina ai cittadini soprattutto nei momenti di difficoltà come questi e non creare disparità di trattamento. Il “doppio pesismo”, purtroppo tipico di chi amministra, non può essere accettato in una città che con le sue manifestazioni, alcune storiche altre meno, cerca di far conoscere il territorio, di fare turismo (parola con la quale troppo spesso ci si riempie solo la bocca), e spesso lo si fa con infiniti sacrifici, come il carnevale in questo caso, ma anche le luminarie o San Pardo.