Dopo Tangentopoli, Vallettopoli, Calciopoli, Bancopoli, Affittopoli, Moggiopoli ecco Parentopoli, quel neologismo che non poteva mancare nel giornalismo italiano.
Quest’ultimo termine a che fare con una città, cioè Roma, che non è la città dei parenti ma è la città in cui le società municipalizzate sembrano essere piene di parenti, collaboratori e segretari di politici, di amministratori, di sindacalisti.
A Larino non ci sono municipalizzate, ma in Comune sono stati registrati nel tempo assunzioni anche negli stessi nuclei familiari, parliamo di moglie e marito. Nulla di strano e niente di particolare, in special modo se le procedure sono regolari.
Con l’avvento dell’ultima amministrazione Comunale e “senza nulla di strano”, le assunzioni hanno riguardato il marito della Presidente del Consiglio, il cugino del Sindaco e il fratello di un Sindaco di un altro comune Molisano. Voi direte, cosa c’è di strano? Niente, cosa volete che ci sia di strano. Però, in tempi non sospetti questo blog pubblicava le famose pillole di Pasquino che preannunciavano, in modo ironico, i “fattori” necessari per superare le prove d’esame. Ci dispiace che Pasquino non si faccia più vivo anche perché nel frattempo ci poteva suggerire qualcosa sull’ultimo concorso che non riesce ed esplicarsi per i continui rinvii, non ultimo quello dovuto alle condizioni metereologi-che!?.
I malpensati oggi potrebbero subito inondare i social di invettive contro gli amministratori ma noi gli diciamo di non farlo anche perché le anime più suscettibili potrebbero mortificarsi e allora porgiamo ai cittadini qualche domanda: 1) le assunzioni sarebbero state le stesse se la composizione del consiglio sarebbe stata diversa? 2) non è meglio amministrare tenendo lontani parenti e amici?
Ed infine diciamo agli attenti osservatori che occorre sempre monitorare il politico ed i suoi familiari per capire se vi è “parentopoli” o meno. E vogliono pure dare lezioni agli altri…