Il rispetto si merita sul campo non s’impone

Da un paio di mesi si assiste ad uno spettacolo mediatico autoreferenziale, con il Sindaco di Larino su Facebook  (ora dalle sua pagina ora da quella del Suo gruppo Siamo Larino), disquisisce contro l’opposizione e contro un blog locale, alternando gli attacchi ad interventi nei quali incensa la capacità progettuale dell’Amministrazione. Bellissimo, un Sindaco giustamente deve comunicare con i propri cittadini, sia nel bene che nel male. Dopo il programma elettorale, deve necessariamente tenere informata la collettività di ciò che l’Amministrazione pubblica si impegna a fare. Fin qui tutto bene. Ci sta anche il “duello” con l’opposizione, forse un po’ meno quello con un Blog, ma ognuno è libero di fare come vuole…. Qui a Larino però sembra che si stia affermando un principio nuovo, chi comanda può fare o dire ciò che vuole, chi ascolta deve soltanto ascoltare, senza commentare e soprattutto senza criticare. Un paio di giorni fa, sulle “pagine”, appare notizia che il Comune ha presentato, insieme ad altri 10 comuni dell’area frentana, un progetto di Rigenerazione urbana. Indicazioni sul progetto: circa 5 milioni di euro in totale, due milioni per Larino divisi tra Cinema Risorgimento e Palazzo Pietrantonio. Più nulla, tranne qualche risposta su commenti, con indicazioni generali. La notizia del progetto va poi ad interfacciarsi con quella dei progetti del Cis e dei Fondi per le aree interne, per altri 5 milioni e mezzo di euro, destinati alla pavimentazione delle Piazze Vittorio Emanuele e Duomo in misura di 4 milioni ed al miglioramento di accesso al Centro Storico per un milione e mezzo di euro. Circa 7 milioni e mezzo di euro di finanziamenti ricadenti su Larino, con indicazioni di massima ai cittadini fornite su Facebook a progetti presentati. Questo lo scritto. In realtà al Centro Storico è riservata la cifra di due milioni di euro per la pavimentazione di Piazza Duomo, Vittorio Emanuele e Via Regina Elena, il rimanente milione e mezzo di euro dovrebbe essere riservato al Tratturo di Larino (Sant’Andrea – Biferno), perché il finanziamento è in realtà di 3.750.000 euro. Il Fondo per le aree interne invece appare esteso anche ad un ipotetico parcheggio sotto il vecchio carcere, ma in realtà è indirizzato alla sistemazione di tre varchi del Centro Storico. Tutto bellissimo, per carità, ma quello che più appare evidente nella questione non è l’importo delle somme finanziate, anche un solo euro è una risorsa per il paese, sia chiaro, è invece l’assoluta mancanza di confronti con i cittadini almeno quelli residenti, con i commercianti, con le Associazioni. In una realtà partecipata, un progetto di così larga portata viene pubblicato, reso visibile in Comune, discusso, valutato e presentato. I famosi varchi del Centro Storico, patrimonio del Gruppo Politico  Larinascita e ripreso da Siamo Larino, costituisce un passaggio per la chiusura al traffico del Centro Storico? Serve a far sparire le auto da vicoli e piazzette? Aiuterebbe o distruggerebbe il piccolo commercio del Borgo? I residenti avrebbero strade da percorrere in auto o posti riservati vicino le abitazioni? E’ stato chiesto un parere a Pro Loco, Associazione Animatori Centro Storico, Comitato Centro Storico ed a tutte le altre Associazioni? I commercianti sono stati interpellati? In quel periodo c’erano in servizio soltanto tre addetti alla Polizia Municipale, è stato richiesto un parere articolato al Servizio di Vigilanza? Le parti sociali, i contenitori culturali ipotetici del Centro Storico son stati considerati? Sinceramente non sembra essere giunta voce di pubblicità dei progetti e di incontri con la cittadinanza, singola o associata. Il finanziamento per trasformare Palazzo Pietrantonio in sede del Centro operativo comunale, richiesto con Delibera di Giunta Comunale n°184 del 2016 ed ottenuto dal Comune di Larino, è andato perso? Tutte queste domande e mille altre restano, ancora una volta, senza risposta, come fossimo tornati ai tempi dei Podestà, durante i quali si poteva soltanto lodare e non dissentire. Ricordate il progetto della messa in sicurezza e riqualificazione della zona di Olivoli, capofila Guardialfiera ed a seguire Larino, Casacalenda, Lupara e Palata? Inizio previsto 10 ottobre 2022, fine lavori 30 ottobre 2024. Bando approntato da Guardialfiera gennaio 2021, Larino ha soltanto “dovuto” nel frattempo firmare un impegno alla manutenzione della strada ricadente nel proprio territorio, con risorse, mezzi ed operai di cui non dispone. Con i cittadini all’oscuro di tutto, e con il vecchio percorso realizzato ormai fatiscente. La morale di questo discorso? Visto che qualcuno è intervenuto commentando un post, chiedendo rispetto per l’autore del post in quanto Sindaco e ciò perché i Sindaci si rispettano, da questo Blog si chiede il medesimo rispetto nei confronti dei Cittadini. I Sindaci non hanno bisogno di chiedere rispetto né di difensori che lo chiedano per essi, i Sindaci il rispetto se lo devono guadagnare con i propri comportamenti, con la capacità del buon governo cittadino. E’ vero, chi è in maggioranza decide il da farsi, ma non può esimersi dalla partecipazione della cittadinanza. Altrimenti, che senso ha andare in Consiglio Comunale, quando nessuno deve dissentire? Se i Consiglieri propri votano un diverso indirizzo diventano dei traditori, se restano in silenzio ed alzano la mano a comando, sono i migliori Consiglieri del mondo. Basta la Giunta Comunale. Sinceramente, non è questo il verso giusto della questione. Senza informazione, senza dati, senza conoscenza, si realizzano gli abusi. A esempio asfalto la strada “giusta”, porto l’estendimento del gas di città dove è ”meglio”, trasformo un asilo antisismico in nuova sede del Giudice di Pace senza avere contratti ed assicurazioni che la Sede resti lì a lungo (l’importante è che sia lì sino a fine mandato politico),ignorando le proposte  delle Associazioni in materia e così via.  Insomma il silenzio amministrativo apre la strada agli abusi, è evidente. Il rispetto così si perde, non si conquista…..